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Quasi tutte le economie dei Paesi Ocse, alla fine del 2021, si saranno ridotte rispetto ai livelli del 2019. Al termine del 2022 il PIL globale avrà perso 7 trilioni di dollari rispetto alle previsioni precedenti alla pandemia. La disoccupazione nei Paesi Ocse nell’ottobre del 2020 ha raggiunto il 7,2%, dal 5,2% nel 2019. Così in un’intervista a La
Italia, per l’Ocse nel 2020 Pil a -9,1%. Necessarie riforme per ridurre debito pubblico Secondo le prospettive economiche dell’Ocse pubblicate oggi a Parigi l’Italia dovrebbe registrare nel 2020 una frenata meno intensa di quella prevista nei mesi precedenti. L’anno si dovrebbe chiudere con una contrazione del Pil nell’ordine del 9,1% rispetto alla flessione del 10,5%
L’Ocse taglia le stime di crescita del PIL dell’Italia. Nel 2020 il calo atteso è del 4,2%, mentre nel 2021 dovrebbe crescere del 4,2% e al 3,2% nel 2022. Così si legge nelle Prospettive Economiche dell’istituto parigino secondo cui la crescita tricolore sarà lenta e disuguale.
Nel mese di settembre, la disoccupazione nell’area Ocse segna una nuova flessione passando al 7,3% dal 7,4% di agosto. La Francia ha registrato l’aumento maggiore nell’Eurozona, mentre l’Italia ha segnato un calo dei disoccupati al 9,6%.
Il superindice dell’Ocse che mira ad anticipare le svolte dell’economia rispetto al trend nel mese di ottobre con slancio minore rispetto ai mesi passati però negli Usa, in Giappone, Canada, Germania e Italia.
Nel secondo trimestre dell’anno, il tasso di lavoro dell’area Ocse cala di 4 punti percentuali al 64,6%, toccando così il livello minimo dal quarto trimestre 2010. Ma è tra i giovani di 15-24 anni che la situazione appare più preoccupante visto che il calo medio e’ di 5,6 punti al 36,3% e l’Italia, dopo la
Senza un accordo sulla web tax c’è il rischio di un moltiplicarsi delle tasse sui servizi digitali e un aumento della frequenza delle controversie commerciali e fiscali”. Così l’Ocse dopo aver annunciato lo slittamento a metà 2021 di una soluzione condivisa sulla webtax. “Nel peggiore scenario una guerra commerciale mondiale suscitata dall’adozione di tasse unilaterali sui
A settembre, il leading indicator per i paesi dell’area dell’Ocse, il superindice che anticipa di 6-9 mesi le tendenze economiche future, si è attestato a quota 98,8 punti dai 98,5 di agosto.
Boom di ceescita per gli investimenti green. Negli ultimi dieci anni il mercato sostenibile è cresciuto rapidamente, superando alla fine del 2019 i 30.000 miliardi di dollari di asset detenuti nei cinque principali mercati mondiali (Stati Uniti, Canada, Europa, Giappone, Australia e Nuova Zelanda), con un aumento di oltre il 30% rispetto al 2016. E’
Se si riuscirà a scongiurare il ritorno del nemico invisibile, il calo del Pil dovrebbe fermarsi a – 11,3% nel 2020 per poi risalire del 7,7% nel 2021.