Federal Reserve pagina 116
Borse e commodities cedono terreno sulle preoccupazioni in merito allo stato di salute dell’economia Usa. Giù petrolio e oro.
L’avvertimento di un grande gestore di fondi hedge (performance di anche +30% nel 2015) secondo cui un quarto QE sta per essere varato in Usa.
Un altro governatore della banca ha parlato di stretta imminente. Dollaro sale, ma per ora vince ancora linea della prudenza.
Corrono Luxottica, Yoox e Buzzi. Eni vira in rosso nel pomeriggio. Unipol cede piu’ dell’1% al’esordio tra i grandi. Francia declassata. Euro sotto 1,12 dollari.
Ecco perché Goldman Sachs prevede che il biglietto verde salga di almeno un altro 20% da qui alla fine del 2017.
Seduta col segno più per la Borsa Usa con gli investitori sempre concentrati sulle prossime mosse di politica monetaria della Banca centrale Usa. Per Bullard (Fed St Louis): “Prima stretta quest’anno”
La scelta delle autorità Usa è destinata ad avere ripercussioni importanti ovunque, provocando un vero e proprio choc per l’economia globale.
Anzi, la banca centrale americana potrebbe prendere in considerazione nuove manovre di allentamento monetario. “Dichiarazioni più colomba del previsto”.
Forte volatilità e raffica di vendite nel giorno successivo alla riunione della Fed, che ha lasciato a zero il costo del denaro. Morgan Stanley e Barclays dubitano su primo rialzo nel 2015.
Europa sottotono dopo che Yellen non se l’è sentita di alzare tassi. Economia troppo fiacca. Corrono i Bond. Tokyo -2%. Euro rallenta dopo balzo a $1,14.