Eurozona pagina 186
Giusto tagliare costo del denaro. Ma poi cita Lincoln prendendosi gli applausi: “non è rendendo il più forte debole, che si rende il più debole forte”.
Economia procede per due strade opposte. Al contrario della Francia, ottimo risultato per Pmi tedesco.
La Banca è disposta a prendere in considerazione un tasso sui depositi negativo dello 0,1%.
Spread in continuo calo e azionario sui massimi. Ma euro forte compromette la competitività.
A Faber piacciono diverse aziende quotate, purché non abbiano un’esposizione troppo marcata nel mercato del continente.
Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi offre garanzie inadeguate. Chi ha depositi sopra i 100 mila euro è a rischio.
Tre anni fa il Paese fu costretto a lanciare un «Sos» per fronteggiare il crollo del sistema bancario. Oggi un vecchio ricordo. Anche grazie alla corporate tax.
Istituti imbottiti di debiti sovrani, ma ai gestori per ora non interessa. Si scommette su una ripresa (che o non c’è, o arranca).
Pil 2013 a -1,9%, +0,6% nel 2014. Disoccupazione crescerà ancora.
Portafogli di investimento personalizzati per i prossimi due anni. Crac euro evitato, ma problemi irrisolti.