Brexit pagina 26
Il premier inglese Boris Johnson ha sospeso il Parlamento inglese fino al 14 ottobre: ecco le tappe che caratterizzeranno la Brexit nei prossimi giorni.
Come prepaparsi alla Brexit è il titolo del sito informativo del governo inglese pubblicato poche orefa per cittadini e imprese.
Ecco cosa comporta per l’Unione europea un’uscita del Regno Unito senza accordo, lo scenario peggiore tra quelli ipotizzati, il no-deal.
Si dimette, in segno di protesta, uno dei conservatori più in vista nella Camera dei Lord: “minato il ruolo del parlamento in fase cruciale”
Un vero e proprio terremoto è quello che si sta consumando nelle ultime ore in Inghilterra dopo che il premier Boris Johnson ha chiesto e ottenuto dalla Regina la chiusura del Parlamento per forzare la Brexit. Una possibilità sancita dalla Costituzione inglese e che ha causato le ire degli oppositori del premier. Mentre la leader dei
Parlamento inglese chiuso dal 9 settembre al 14 ottobre: il premier Johnson ha chiesto alla Regina la prorogation. Ecco di cosa si tratta.
Il premier inglese Boris Johnson ha chiesto alla Regina di chiudere il parlamento fino al 14 ottobre per forzare la Brexit senza accordo.
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha ribadito che l’esito del referendum sulla Brexit verrà rispettato, allontanando la possibilità di un’ulteriore periodo di transizione: “Lasceremo l’Ue il 31 ottobre”, ha dichiarato il premier sul suo profilo Twitter. The referendum result must be respected. We will leave the EU on 31st October. #LeaveOct31 — Boris Johnson
Il Sunday Times ha anticipato i contenuti di un’analisi del Cabinet Office britannico sugli effetti del ‘No deal’.
Gli Stati Uniti sosterranno “entusiasticamente” una uscita del Regno Unito dall’Unione europea senza un accordo se è quello che vuole il governo di Boris Johnson. E ‘il messaggio lanciato oggi da John Bolton, consigliere “falco” per la sicurezza nazionale del presidente americano Donald Trump, durante la prima di due giornate di incontri a Londra. “Se