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Telecom Italia SpA: dal terzo millennio al Medioevo

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Telecom Italia SpA: dal terzo millennio al Medioevo

Oggi voglio raccontare la cronaca di un disastro vissuto, peraltro non ancora finito, un “disastro telefonico”.

Verso le otto di ieri mattina (07 settembre 2017), dopo alcuni tentativi falliti per l’invio di un messaggio dal mio cellulare, mi si dice che il mio telefono business di “impresa semplice” è bloccato causa il mancato pagamento di una bolletta.

Guardo subito il mio profilo sul sito di Telecom Italia e vedo che effettivamente c’è un insoluto di 48,61 euro già scaduto dal 20 luglio u.s.

Chiamo subito il 191 e, dopo aver schiacciato 2, 3, 4 e non so quale altro numero riesco a parlare con un interlocutore al quale racconto l’episodio aggiungendo che qualche mese prima, nel tentativo di pagare con il mio Home banking, il sistema, in automatico mi diceva che il “periodo di riferimento risultava già pagato”. A quella data chiamai l’apposito numero per conoscere il mio credito e mi si disse che non avevo bollette in sospeso, ragion per cui cestinai il bollettino di pagamento ritenendolo un mero errore.

Oggi, aggiungo sempre telefonicamente alla gentile signora del call center, senza alcun preavviso, mi è stato staccato il servizio della mia “impresa semplice” evidenziando la necessità di avere una copia del bollettino (per poter prendere la relativa numerazione e procedere immediatamente al pagamento online) per il quale mi si chiede cinque euro per la spedizione o, in alternativa, mi riferisce la signora con tono molto cordiale, le posso dare il nostro Codice IBAN in modo da consentirle l’esecuzione di un bonifico che provvedo a fare immediatamente, alle 09,45, inviando a mezzo PEC, il dettaglio dello stesso al solo fine di accelerare il “processo di riattivazione” del servizio.

In cammino per il Medioevo

Malgrado l’invio del dettaglio dell’eseguito bonifico, passa l’intera giornata del sette agosto senza che succede niente e il mio telefono business è muto, inservibile per le telefonate in partenza mentre invece, per mia fortuna, è attivo in ricezione.

Ieri sera, vedendo la situazione ancora in  panne, vado al Bar per fare una ricarica di venti euro così da poter riprendere l’utilizzo dell’apparecchio per la mia “impresa complessa”.

Operazione fallita, il sistema non ha accettato il pagamento delle venti euro.

Oggi, di prima mattina, ho richiamato il call center di Telecom Italia SpA pregando l’attivazione dell’apparecchio che risulta ancora muto.

Odissea di un servizio che non funziona, uno dei tanti, siamo in Italia!