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L’epidemia da coronavirus in atto corrisponde, nelle caratteristiche di intensità e diffusione anche mondiale nonché di impatto a un evento eccezionale al di fuori del controllo dello Stato, che può giustificare la richiesta di allontanamento dal percorso di rientro, come pare anche suggerire la Commissione europea nella lettera di risposta al Ministro delle Finanze. Così
Circa sette miliardi di entrate per il 2020, pari allo 0,4% del Pil, deriverebbero da misure di contrasto all’evasione fiscale, indica il Def. Un obiettivo ambizioso secondo il presidente dell’Upb, Giuseppe Pisauro, in audizione dinanzi alle commissioni Bilancio di Senato e Camera. Si tratta di un obiettivo piuttosto ambizioso specie se confrontato con i risultati
L’Ufficio parlamentare di bilancio ha ridotto le stime di crescita per l’anno in corso e per il 2020. In linea con le stime Bankitalia, l’Upb ha stimato il Pil 2019 a un tasso di crescita dello 0,1%; le stime del governo sono più elevate di un decimale (+0,2%). Per il 2020 il Pil italiano crescerebbe
Crescita del PIL rivista al ribasso sia quest’anno che nel 2020, rispettivamente allo 0,1% e allo 0,4% con un calo di due decimi di punto. È quanto emerge dall’audizione del presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Giuseppe Pisauro, davanti agli uffici di presidenza congiunti delle Commissioni Bilancio di Senato e Camera. Sulla base di una prima
Secondo l’Upb le stime sulla crescita del Mef sono “accettabili”, ma l’aumento delle imposte indirette potrebbe avere effetti superiori al previsto
L’aumento del debito è il problema più grave creato dalla frenata della crescita: così Giuseppe Pisauro, numero uno dell’Ufficio parlamentare di Bilancio.
Tra il 2018 e il 2020 il nostro paese potrebbe nuovamente vivere un altro shock da spread come successo nel 2011 quando si insediò il governo tecnico di Mario Monti.