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Fari puntati contro la valuta britannica, che potrebbe subire un tracollo in caso di elezione di Boris Johnson.
Sterlina pressocchè indifferente alle esternazioni del presidente americano Donald Trumpo in visita a Londra sulla Brexit.
May se ne va e potrebbe rimpiazzarla l’ex sindaco di Londra Boris Johnson (nella foto). Incertezza peserĂ sulla sterlina. Aumentano i rischi di recessione.
Il new deal presentato da Theresa May, con cui il governo spera di accontentare tutti, alimenta le speranze di una Brexit soft e di un secondo referendum.
Le preoccupazioni sulla Brexit e il rischio di un no-deal affossano la sterlina che stamani è scesa a un minimo di quattro mesi contro il dollaro.
Sterlina in caduta libera arriva a scendere sotto 1,28 dollari. A pesare la notizia che i negoziati sulla Brexit tra i Tory di Theresa May e i Labour di Jeremy Corbyn si sono chiusi senza un accordo. Dopo sei settimane di colloqui si è arrivati “fin dove si poteva“, così scrive Corbyn in un lettera
I colloqui tra ministri ombra all’Opposizione e governo su una proposta incentrata sull’unione doganale sono in alto mare: se ne riparlerĂ dopo Pasqua.
Premier May prova ad ottenere appoggio di Berlino e Parigi in vista del Consiglio UE. La sterlina mette il turbo sulle indiscrezioni relative al backstop.
Lo specialist dell’obbligazionario Dickie Hodges è convinto che Fed e BCE torneranno a inondare il mercato e il sistema finanziario di liquiditĂ .
La banca d’affari Usa crede che alla fine nella travagliata storia della Brexit prevarrĂ un happy ending.