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Applicare ai futuri aumenti salariali la detassazione giĂ applicati ai premi di produttivitĂ : questa la proposta lanciata al governo da Confesercenti che sostiene come tale intervento non inciderebbe “ sull’equilibrio dei conti pubblici, perchĂ© la detassazione insisterebbe su un gettito fiscale che deve ancora essere messo a bilancio, essendo legato ad incrementi retributivi futuri”. D’altra
Come da atteso l’inflazione ha subito una flessione di un decimo di punto percentuale il mese scorso. Il risultato dell’indice CPI dei prezzi al consumo di +0,1% era infatti anche quello atteso dagli analisti. Su base annuale l’inflazione ha registrato una variazione positiva dell’1,4%, come previsto e come il mese precedente. Il costo del lavoro
In calo lo standard di vita britannico. Lo dimostra l‘andamento dei salari in aprile, cresciuti solo del 2,1% in aprile, rivisto al ribasso dal 2,3% della prima lettura. Escludendo i bonus, i salari sono aumentati solo dell’1,7%, al di sotto delle aspettative. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,6%.
Buone notizie per la Francia. Cresce dello 0,4% nel primo trimestre del 2017 l’Indice dei salari non agricoli. L’indice misura il variare della quantitĂ di posti di lavoro nelle attivitĂ non agricole. L’aumento dello 0,4% è in crescita rispetto al precedente 0,3 e in linea con le rilevazioni preliminari.
Disoccupazione effettiva pari al doppio di quella ufficiale. Quella giovanile era giĂ un problema prima dello scoppio della crisi internazionale.
In uno studio sul mercato del lavoro in area euro la Bce ha anche fatto sapere che il tasso di disoccupazione è pari al doppio di quello che fanno pensare i dati ufficiali. Questo perché i dati non tengono conto delle persone che non corrispondono a criteri statistici molto rigidi e di quelle che hanno impieghi part-time,
La soluzione, pur restando nell’area euro, secondo i calcoli macro economici del think tank Bruegel.
Kjell Inge Roekke ha promesso di restituire la “lion share” di quanto guadagnato nella sua carriera, a partire da un progetto con WWF
La quota di reddito nazionale destinata ai salari è inferiore del 4% rispetto al 1970. Lo scrive il Fmi in un capitolo del World Economic Outlook nel quale si invitano i policy maker a prendere opportune contromisure per affrontare i pericoli per la diseguaglianza. I principali responsabili di questo fenomeno sono tecnologia e integrazione globale:
Fondo sovrano norvegese, BP, Volkswagen e Bombardier sono i primi esempi di un trend nuovo, che potrebbe portare a una svolta in materia di trasparenza ed etica.