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Italia: “taglio tasse non ora”, per Ocse “rischio di una nuova manovra”

Non è assolutamente possibile ridurre la pressione fiscale. Banche deboli, soggette a rischi sistemici. Paese ostaggio dei mercati. Tagliate stime Pil a -1,5%, debito/Pil balzerĂ  al 134% in 2014. Se deficit risale oltre 3%, servirĂ  manovra correttiva. Via l’Imu?: “prima ridurre tasse su imprese e lavoro”.

Napolitano sceglie i 10 “saggi” per evitare il baratro all’Italia. Nomi jurassici, non ci siamo

Quelli che ha proposto il Presidente della Repubblica per scrivere la road map di riforme essenziali per il Paese sono i soliti noti. Forse il peggio dei soliti noti. La commissione speciale e’ un atto straordinario mai capitato prima nella storia democratica italiana: sprecato. I nomi: vecchie cariatidi, personaggi che gli italiani non vogliono piu’ vedere. Cosa possono partorire costoro? Solo un maxi inciucio da servire al prossimo inquilino del Colle come unica via per il nuovo governo.

Alert S&P: “situazione socialmente esplosiva in Italia”

Avvertimento anche a Spagna e Francia e, piĂą in generale, all’Eurozona. Secondo l’agenzia di rating, l’esercito dei disoccupati non tollererĂ  piĂą l’austerity e si metterĂ  in marcia.

Faber: “Cina a rischio bolla finanziaria”

L’economista americano mette in dubbio la capacitĂ  della nuova classe politica cinese di implementare le riforme necessarie. “Troppo credito sommerso“. Anche per le agenzie di rating la situazione è esplosiva. Che sia l’anticamera di una recessione? Faber non lo esclude

Obama in trincea, scattano i tagli alla spesa pubblica

Dai Repubblicani no alla proposta del presidente. Le agenzie del governo, prime tra tutte il Pentagono, iniziano a compiere i primi tagli di bilancio. Nelle prossime settimane Congresso e Casa Bianca potrebbero ancora provare a fermarli, ma prevale il pessimismo.

Sadun, ex Fmi: “meglio l’intesa Pd-Pdl”. Da M5S belle idee

Il Fondo monetario si aspetta che l’Italia formi un governo stabile e vada avanti con le riforme strutturali. Del Movimento 5 Stelle da tenere in considerazione le proposte per garantire maggiore protezione ai piccoli investitori e abolire i privilegi dei politici.

Goldman: spread a 575 irrazionale, oggi dovrebbe essere peggio

Quando l’anno scorso il differenziale tra Btp e Bund e’ arrivato a quei livelli, l’Italia non lo meritava: era colpa dell’instabilita’ politica e delle mancate riforme. Dopo un anno di tecnici, fondamentali peggiorati: risentono di gap strutturali.

Italia: un paese in coma

L’ex direttore dell’Economist Bill Emmott si chiede come mai il sistema resiste a ogni tentativo di riforma, e perchĂ© dopo quasi vent’anni di polemiche, Berlusconi è ancora padrone della scena.

Draghi: ripresa in secondo semestre 2013

Ora “non siamo ancora fuori dalla crisi”. Necessario ridurre le rigiditĂ  del mercato del lavoro in Italia e Francia. L’Europa ha inoltre bisogno di fare passi in avanti per dare vita all’Unione bancaria. Sempre pronti a intervenire.