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Delude la produzione industriale tedesca nel mese di aprile, che su base mensile scende dell’1% contro le attese di un rialzo dello 0,3%. Lo ha reso noto l’istituto di statistica Destatis, specificando che su base annua produzione è aumentata del 2%. A marzo, invece, la produzione industriale era salita dell’1,7% (dato rivisto oggi, in miglioramento, dall’1%
È la fotografia scattata da un’indagine Crif, che analizza le aziende con un fatturato superiore a un miliardo di euro. Solo poco più di 200 in tutta la penisola
Quarto calo di fila per gli ordini dell’industria in Germania. Secondo i dati diffusi oggi dall’istituto di statistica Destatis, nel mese aprile l’indice ha segna un calo su base mensile pari al 2,5 per cento. Gli analisti prevedevano invece un risultato positivo pari allo 0,6 per cento. Anche su base annua si registra un segno meno (-0,1 per cento).
Produzione industriale scende più delle attese a maggio a -1,8%
Gli ordini all’industria negli Stati Uniti sono diminuiti dello 0,8% in aprile, un calo superiore al previsto. Gli economisti intervistati da MarketWatch avevano previsto un calo dello 0,5%. Cedono soprattutto gli ordini degli aerei commerciali; al contrario, gli ordini di beni non durevoli sono leggermente aumentati. Nel frattempo l’aumento degli ordini di fabbrica relativi al mese di marzo,
Secondo il NYT, il social network avrebbe stipulato accordi con almeno 60 produttori di smartphone, permettendo loro di accedere ai dati personali senza esplicito consenso.
In aumento su base annua del 2,0% l’indice dei prezzi alla produzione registrato nel mese di aprile per l’eurozona, mentre su base mensile risulta invariato allo 0,0%.
Sale nel mese di aprile la produzione industriale in Giappone. L’incremento mensile è stato dello 0,3%. I dati diffusi dal governo segnano un rallentamento rispetto ai mesi precedenti e sono decisamente inferiori alle attese.
“L’Arabia Saudita, il resto dell’Opec e la Russia hanno raggiunto l’obiettivo di ‘ripulire’ questo settore sotto pressione, penso che desiderino idealmente evitare un picco nel prezzo del petrolio, magari verso quota 100 dollari, perché sono molto sensibili al fatto che tale picco porterebbe a un rallentamento generalizzato dell’economia”: lo ha dichiarato Cnbc il membro del
In calo ad aprile i prezzi alla produzione in Italia.