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Secondo Haruhiko Kuroda, governatore della Banca del Giappone, l’economia sta proseguendo il trend di moderata ripresa che volgerà in moderata espansione.
La politica monetaria della Bce deve restare accomodante al fine di raggiungere il target di inflazione al 2%. Lo ha detto il capo economista della Bce, Peter Praet, in un’intervista al quotidiano spagnolo Expansion, nel quale sottolinea che l‘inflazione di fondo dell’eurozona rimane debole anche se l’outlook economico risulta migliorato.
Sono saliti a 18,76 miliardi in rialzo da quasi 18,57 miliardi della settimana precedente acquisti di titoli nell’ambito del programma Quantitative easing (Qe) nella settimana al 17 marzo scorso. Lo ha comunicato la Banca centrale europea (Bce).
La Banca Centrale Giapponese potrebbe presto fare un passo indietro nella sua politica monetaria espansiva. È quanto rilevano la maggior parte degli economisti intervistati in un sondaggio della Reuters. Secondo gli esperti, la prima mossa potrebbe essere quella di alzare il target dei rendimenti delle obbligazioni con scadenza decennale, che al momento si muovono intorno a zero.
La Fed di Atlanta ha nominato il successore di Dennis Lockhart per la carica di presidente: a partire dal 5 giugno 2017 subentrerà Raphael Bostic. Quest’ultimo, 50 anni, è stato senior economist presso il board Fed di Washington fra il 1995 e il 2001 ed è attualmente professore presso l’università della Southern California. Bostic ha
La Federal Reserve dovrebbe iniziare ad attuare una strategia che permetta di lasciarsi alle spalle politiche di accomodamento monetario. Lo ha detto il membro con diritto di voto del board della banca centrale, Robert Kaplan. Parlando all’emittente Cnbc Kaplan, presidente della Fed di Dallas, ha detto che non sono tanto importanti i tempi in cui
Nessun taglio dei tassi in vista per il Giappone. La conferma è arrivata da Haruhiko Kuroda, governatore della Bank of Japan (BoJ), che, parlando al Parlamento nipponico, ha dichiarato che un ulteriore abbassamento in negativo dei tassi d’interesse non è in agenda. “Non è molto probabile che ci sarà un ulteriore taglio”, ha spiegato, dall’attuale
Dopo Mario Draghi un alto esponente di alto profilo della Bce, Yves Mersch, prende di mira Donald Trump e in particolare le sue politiche di stampo protezionista, fatte di innalzamento delle tariffe doganali e tasse ai beni importati. “La piaga del protezionismo crea solo dei perdenti”, ha detto il membro del direttorio della banca centrale
La Federal Reserve appare sempre più spaccata a metà. A fronte di chi ritiene che questo sia il momento giusto di continuare ad alzare i tassi, ci sono altri che non avvertono l’esigenza di muoversi in fretta. E’ sicuramente il caso di James Bullard, presidente della Fed di St. Louis che, in un discorso presso
Banchieri bloccati in un ciclo di tassi ultra bassi e di programmi di acquisto di titoli. Il gestore di Janus Capital è convinto che tutto questo finirà per saltare in aria.