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Nuovi segnali di ripresa dal mercato del lavoro americano dopo l’effetto lockdown: a maggio le assunzioni sono state 6,5 milioni contro i 4,1 milioni di aprile. In aumento anche le posizioni lavorative vacanti: 5,4 milioni, in aumento di 400mila unità rispetto al mese precedente.
di LEOPOLDO GASBARRO L’effetto dei nuovi scenari demografici mette a rischio non solo le pensioni di domani ma anche quelle di oggi. I numeri della verità
A indagare su scala globale sulle condizioni del lavoro è l’Hays Global Skills Index, che ha preso in esame dati provenienti da 34 Paesi (fra cui l’Italia)
Settima puntata di SCARABEO – Le parole della finanza. L’ospite è Massimo Morelli, economista e professore di scienze sociali e politiche all’Università Bocconi di Milano. Proprio come in Scrabble, il famoso gioco da tavolo basato sulla formazione di parole di senso compiuto, l’ospite analizzerà una serie di parole di attualità di carattere economico-finanziario proposte durante
Terza puntata di SCARABEO – Le parole della finanza. L’ospite di quest’oggi è Alberto Forchielli di Mandarin Capital Partners. Con lui abbiamo affrontato diversi temi, dall’immigrazione ai giovani, al futuro dell’Europa alla Cina, passando per il Venezuela.
I numeri della Fondazione OpenPolis: peggio di noi solo la Grecia.
È così in 8 paesi UE. C’è tanto lavoro da fare per rimediare alle misure di austerity: sindacati chiedono contratto collettivo, investimenti pubblici.
In caso di no-deal per la Brexit senza un’accordo ci sarebbero conseguenze economiche profonde, con un calo del PIL fino all’8%, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. Questo l’allarme lanciato dalla Confederazione dell’Industria Britannica che esorta i parlamentari a sostenere l’accordo di Theresa May martedì descrivendolo come una “soluzione” con cui le aziende possono lavorare, in
Secondo uno studio di HSBC, i primi cinque paesi considerati mete sicure per lavoratori stranieri sono tutti al di fuori del Nord America e dell’Asia.
Jaguar pronta a tagliare migliaia di posti di lavoro nel Regno Unito. Lo rivela una fonte oggi alla Reteurs secondo cui la più grande casa automobilistica britannica deve affrontare un calo della domanda in Cina e un crollo delle vendite per auto diesel in Europa. La JLR tra aprile e settembre ha subito una perdita di