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Conclamata l’emergenza mondiale del coronavirus, i segnali che anche l’economia è in affanno arrivano dalle due superpotenze.
L’indice PMI manifatturiero finale della zona euro segna 49,2 punti contro i 49,1 della stima preliminare.
In salita a febbraio l’indice PMI manifatturiero della Gran Bretagna che, in base ai calcoli di Ihs Markit, passa da 50 di gennaio a 51,9.
In crescita a gennaio l’indice manifatturiero stilato dalla Federal Reserve di Filadelfia che sale da 2,4 punti a 17,0. Il dato supera anche le attese degli analisti che si aspettavano un rialzo più contento a 4,0 punti. In merito alle singole componenti, quella sui nuovi ordini è salita a 18,2 punti dagli 11,1 di dicembre,
A dicembre l’indice PMI manifatturiero finale del Regno Unito tocca i 47,5 punti contro i 47,4 preliminari dai 48,9 di novembre. Lo rende noto Ihs  Markit secondo cui il settore manifatturiero del Regno Unito ha avuto una svolta in peggio alla fine del 2019.
L’indice PMI manifatturiero (stima flash) della Francia segna a dicembre 50,3 punti contro 51,7 precedenti. Il dato reso noto da Markit delude le attese che avevano stimato 51,5 punti. L’indice PMI servizi segna 52,4 punti contro 52,1 attesi e 52,2 precedenti.
A dicembre la stima flash dell’indice PMI manifatturiero è in calo passando da 46,9 precedenti a 45,9 punti. Il dato reso noto da Markit, delude le attese a 47,3 punti.