Italexit pagina 2
Oltre allo scetticismo sui Btp, testimoniato dallo spread superiore a quello di Spagna e Portogallo, ci sono anche gestori che all’Italexit non credono
Finché le prospettive di crescita restano basse “il rischio insolvenza non può essere escluso”, ha affermato Paul Brain (Newton Investment Management)
Crisi duplice: economica e geopolitica. Commissione Ue potrebbe spingere il paese sull’orlo della bancarotta per portare a un cambiamento politico.
Si riduce lo spread fra l’Italia e la Grecia, che beneficia della doppia promozione di Moody’s: l’Italia continua a pagare più di Spagna e Portogallo.
Nel 2018 la crescita ha subito una frenata e il debito pubblico ha toccato un nuovo valore record rispetto al PIL. Sullo sfondo resta una nube di incertezze politiche. Sia per via delle tensioni interne alla coalizione di maggioranza, sia a causa del braccio di ferro costante con le autorità europee su conti pubblici e
Rendimenti in rialzo di quasi 9 punti base ed euro in discesa: dai mercati un assaggio di quello che accadrà da qui alle Europee di maggio.
Nostro export in Germania è del 10%: se tedeschi spendessero 8% Pil crescerebbe dello 0,8%. Quello che serve per crescita sopra zero e centrare obiettivi.
È quanto si legge in un articolo firmato dall’economista inglese Roger Bootle, che anticipa scenari da incubo per l’economia italiana.
Economista Michele Boldrin (W. University – St. Louis) torna sui temi cruciali per rilancio dell’economia, criticando Quota 100 e Reddito di cittadinanza.
Un sondaggio condotto per Anima Sgr mostra un radicale spostamento dell’opinione pubblica a favore dell’euro negli ultimi 3 anni