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Glencore si impegna a limitare la produzione mondiale di carbone. La decisione da parte del colosso commerciale e minerario arriva mentre il gruppo deve affrontare una crescente pressione degli investitori sui combustibili fossili inquinanti. Il gruppo minerario Glencore, in termini di risultati operativi ha registrato un esercizio 2018 da record. L’utile netto è sceso del
Il titolo Glencore sta affrontando una seduta particolarmente negativa, con un calo del 5,21% a 331,10 sterline (arrivando a un minimo intraday di 303). A pesare sul titolo della società attiva nel settore dell’estrazione di materie prime è la citazione di giudizio della magistratura Usa per presunta corruzione e riciclaggio in Africa. La documentazione richiesta
Il procuratore britannico competente per i reati contestati ai dirigenti di Glencore si sta preparando ad aprire un’indagine formale sul caso corruzione che avrebbe visto coinvolti il leader della Repubblica Democratica del Congo e il miliardario israeliano Dan Gertler. Dal momento che Glencore ha sede in Svizzera, ha spiegato Bloomberg, il pubblico ministero dovrebbe dimostrare di avere competenza sul
Ivan Glasenberg, amministratore delegato del gigante minerario Glencore, ha rassegnato le dimissioni dalla sua posizione di direttore nel board del colosso russo dell‘alluminio Rusal, in seguito alle sanzioni degli Stati Uniti nei confronti della società. Glencore, la più grande compagnia al mondo di materie prime, che ha una partecipazione nella società russa pari all’8,75 per cento, ha subito
Utili netti quadruplicati per Glencore. Nel 2017 la società anglo-svizzera, attiva nell’estrazione delle materie prime, ha raggiunto 5.78 miliardi di dollari contro 1,38 miliardi di dollari dell’anno precedente. Nello stesso periodo, il gruppo ha ridotto il suo debito a poco più di 10 miliardi di dollari contro 15,53 miliardi dell’anno precedente.
Il gruppo commerciale di materie prime e prodotti agricoli Glencore è passato in un anno di tempo dall’essere sull’orlo del fallimento finanziario a dare la caccia a un rivale attrezzato come Bunge. Una fusione del genere, la cui ipotesi è stata confermata dallo stesso gruppo anglo svizzero, porterebbe alla nascita di un vero e proprio
Glencore sta tentando di acquistare il gigante americano dell’agribusiness Bunge LTD.