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Le vendite sono state alimentate da un serie di dati macro negativi. A marzo, i consumi hanno segnato la flessione più ampia da nove mesi a questa parte. Il saldo della settimana resta però ampiamente positivo.
Fino al 2015 i mercati europei garantiranno elevati ritorni; così come quelli americani e del giappone. Rumor: proposta per sottoporre banche a esami ancora più severi, al fine di ripulire bilanci dagli asset tossici. Oro -2%. Euro sotto $1,31. Telecom ancora su, Male Mediaset.
Focus sul livello a 1,3085, primo supporto di breve seguito dall’importantissimo 1,3040. Sui mercati, totale assenza di correlazioni, sia da un punto di vista ciclico che anticiclico.
Acquisti su Telecom Italia nel giorno nel consiglio di amministrazione. Sono investitori giapponesi a sostenere i mercati con la riallocazione degli asset (ora che lo yen è così deprezzato)?
Ad alimentare gli acquisti l’ottimismo in merito ad un proseguimento del piano di stimoli della Fed insieme ad un miglioramento delle prospettive sulla stagione delle trimestrali in corso.
I dati e i vari numeri sul debito, con tanto di rapporto Ue che sottolinea come la situazione dell’Italia sia precaria, vengono ignorati. Rally banche e Fiat. Incontro Bersani Berlusconi incrementa chance di ‘governissimo’. Ftse Mib chiude sui massimi di seduta. Spread a 300.
Monitorare alcuni valori di supporto per acquistare la moneta unica. Attenzione a un eventuale superamento a ribasso di 1.3050, che potrebbe portare il rapporto con il dollaro a…
Anche nella seduta odierna prevalgono i rialzisti. Male le scorte all’ingrosso. Alcoa invariata all’indomani della trimestrale. E sulla stagione degli utili, iniziata ieri, gli analisti invitano comunque alla cautela.
Si parla della vendita del 29% alla cinese Hutchinson Whampoa. Banche -22% sotto rispetto ai massimi testati, entrate nel mercato orso. Si rompe correlazione con bond sovrani: GUARDA GRAFICO. Spread stabile. Potere d’acquisto ai minimi dal 1990.
La Lady di Ferro indovino’ in pieno le difficili prospettive di riuscita per l’area euro sotto il profilo di prezzi e competitivita’. La Germania si infuriera’ per l’inflazione, mentre “i paesi piu’ deboli dovranno essere salvati”.