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Nonostante il rimbalzo di oggi i listini continuano ad essere condizionati dalla volatilitĂ in attesa di stimare gli impatti della crisi in Ucraina sull’economia internazionale. PiĂą in generale, è in corso una vera e propria fuga dall’azionario europeo, confermata dal report settimanale di Bank of America. La banca la scorsa settimana ha registrato un deflusso
Economia mondiale in accelerazione dal secondo trimestre. Secondo SĂ©bastien Galy, senior macro strategist di Nordea AM, che in una nota spiega: “il primo trimestre ha beneficiato dei primi segnali di riapertura dell’economia mondiale grazie ai vaccini e alla grande spesa pubblica. Prevediamo una ripresa economica globale che si svilupperĂ lentamente nel secondo trimestre e che
Nel deciso incremento del Pil Usa nel primo trimestre hanno contribuito soprattutto la dinamica delle esportazioni nette e la variazione delle scorte
“Da sei mesi punto il dito contro le nuvole all’orizzonte. Adesso il tempo è sempre piĂą instabile”, ha detto la direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, ma “non prevedo una recessione globale a breve termine: ci aspettiamo una ripresa nella seconda parte del 2019 e nel 2020, ma sia chiaro: l’atteso rimbalzo alla fine
Nel 2017 la crescita dei salari nel mondo è rallentata fino a segnare l’incremento piĂą modesto mai visto dal 2008. Lo rivelano i dati dell’Organizzazione internazionale del lavoro. La media globale passa dal +2,4 % del 2016 al +1,8 % nel 2017; nei Paesi industrializzati appartenenti al Gruppo dei 20 la media passa dal +0,9%
Sempre piĂą economisti scommettono su una frenata mondiale nel 2019. E, a dispetto dell’ottimismo della Fed, anche gli Usa finiranno nel vortice
Le stime Fmi sulla crescita dell’economia globale, fissate al +3,9%, potrebbero essere troppo larghe. E’ quanto sottintendono le parole del direttore del Fondo, Christine Lagarde: “Sei mesi fa avevo puntato il dito contro nubi di rischi all’orizzonte”, ha scritto nel discorso che verrĂ pronunciato il prossimo 9 ottobre in occasione dell’aggiornamento del World Economic Outlook,