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Gli analisti di Moody’s Analytics rivedono al rialzo le stime sulla crescita globale, prendendo atto che la pandemia di coronavirus ha provocato “uno tsunami economico globale” che ha colpito prima la Cina e gran parte dell’Asia all’inizio dell’anno, poi l’Europa alcune settimane fa e ora sta colpendo gli Stati Uniti, rendendo necessaria la chiusura di
In Italia c’è l’elevato rischio che la crescita sia decisamente piĂą debole. Così il Fondo Monetario internazionale spiegando che le stime “riflettono parte dei rischi al ribasso” del coronavirus . “L’incertezza resta molto alta sulla diffusione e sull’impatto del Covid-19” scrive il Fondo prevedendo così che il PIL tricolore cali nel 2020 dello 0,6% mentre
La pandemia del coronavirus rischia di arrestare il Pil mondiale. Sono le stime degli analisti di Bank of America. secondo cui l’emergenza sanitaria potrebbe portare ad un completo arresto della crescita globale. Se così fosse, il 2020 finirebbe per essere uno degli anni peggiori  dopo il 1982 e il 2009.
Torna in frenata il Pil del quarto trimestre sia nella zona euro che nella Ue-27: l’aumento è di appena lo 0,1% trimestrale  (+0,3% nel trimestre precedete), a fronte del + 0,2% dell’Ue. E’ la stima flash di Eurostat, che per l’intero 2019 ha indicato una crescita del Pil dell’eurozona a +1,2% e nella Ue all’1,5% dopo
“Nel breve periodo si vede che c’è una grande apprensione, ma a oggi non possiamo dire quali siano gli effetti reali che il Coronavirus sta avendo sul tema della crescita economica a livello globale, oltre che sulla Cina“. Questo uno dei commenti di Cosimo Bigazzi, associate director di Janus Henderson Investors, intervistato durante Consulentia20, l’evento
Rivista al ribasso da +5,7% a +5% la stima di crescita per il 2020. Possibili effetti a livello globale. Toyota rinvia ripresa produzione in Cina.
L’agenzia Standard & Poor’s taglia al 5% le stime del Pil della Cina per il 2020, a fronte del 5,7% ipotizzato in precedenza, a causa delle pesanti conseguenze dell’epidemia scatenata dal coronavirus di Wuhan. L’agenzia di rating vede anche un rimbalzo nel 2021, fino al 6,4%, contro le previsioni precedenti del 5,6%.
Nel Nord-ovest il Pil pro-capite ha un valore in termini nominali di oltre 36 mila euro, quasi il doppio di quello del Mezzogiorno (19 mila euro annui).Â
Il PIL tricolore salirĂ dello 0,5% nel 2020 e dello 0,7% nel 2021. Così quanto prevedono le nuove stime pubblicate oggi a Davos dal Fondo Monetario Internazionale nell’aggiornamento al World Economic Outlook.
Il PIL della zona euro salirĂ Â dell’1,3% nel 2020 contro la flessione dello 0,1% prevista ad ottobre e dell’1,4% nel 2021, stabile rispetto alla stima precedente. Così prevede il FMI nel suo World Economic Outlook secondo cui l’economia globale dovrebbe accelerare dal 2,9% previsto come dato finale per il 2019 al 3,3% nel 2020 e