Confcommercio pagina 3
Nel 2020 sono oltre 22mila i pubblici esercizi, bar e ristoranti, che hanno chiuso a fronte delle 9.190 che hanno aperto, un saldo negativo di oltre 13mila imprese. Così emerge dal Rapporto Ristorazione 2020 di Fipe-Confcommercio secondo cui in termini di spesa pro-capite in Italia siamo tornati indietro di 26 anni, al 1994.
Per il 2021, gli italiani preferiscono spendere in consumi per aumentare il comfort domestico: al primo posto l’acquisto di prodotti tecnologici (32,9%), seguono elettrodomestici e mobili per la casa (31%) e la ristrutturazione dell’abitazione (28,2%). Così emerge dal rapporto che Confcommercio ha realizzato in collaborazione con il Censis, Outlook Italia 2021, (documento pdf) racconta proprio
Nel 2020 sono stati persi quasi 2.000 euro di consumi pro capite, 1.831 per l’esattezza. E’ quanto emerge dal rapporto Confcommercio-Censis sull’impatto della pandemia su fiducia, prospettive e consumi e delle famiglie italiane. Dal report emerge anche che i lavoratori indipendenti sono i piĂą colpiti dagli effetti economici della pandemia e che la concentrazione delle
Segnali di ripresa del commercio potranno arrivare con il passaggio di molte regioni in zona gialla. In attesa del consueto monitoraggio della cabina di regia del Cts, secondo i dati elaborati da Confcommercio Milano con la sempre piĂą probabile ‘zona gialla’ gli esercizi commerciali del capoluogo meneghino da lunedì potranno incassare 269 milioni di euro
Sono circa 300mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi che rischiano di chiudere i battenti in modo definitivo. Tra le cause principali ci sono certamente la perdita quasi totale di fatturato e la conseguente crisi di liquiditĂ a cui poi si devono aggiungere le complicanze burocratiche che giĂ in tempi normali affossano l’attivitĂ
Ecco i dati emersi da un’indagine di Facile.it e da una di Confcommercio, dedicate rispettivamente a famiglie e imprese.
Dal 2012 ad oggi hanno chiuso 77mila attività e nel 2021 chiuderà 1 impresa su 4 in ristorazione e alloggio. Così emerge da una ricerca di Confcommercio secondo cui  aumentano le imprese straniere e diminuiscono quelle a titolarità italiana; a livello territoriale, il Sud, rispetto al Centro-Nord, perde più ambulanti, ma registra una maggiore crescita
Finale d’anno negativo per i consumi italiani. Lo scorso dicembre i consumi sono scesi e, sebbene rallentando il calo rispetto al -16% di novembre, hanno perso l’11% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Per l’intero anno, secondo Confcommercio, l’indice dei consumi è sceso del 14,7%. Male anche le previsioni per il Pil di gennaio 2021,
Cresce il disagio sociale in Italia. Lo certifica Confcommercio, pubblicando il Misery Index (Mic) relativo a novembre scorso. L’indicatore si è attestato su un valore stimato di 21,2, in aumento di due decimi di punto su ottobre. Il riacutizzarsi della pandemia, sottolinea l’associazione, e le restrizioni alla mobilitĂ e alle attivitĂ produttive hanno prodotto un
Nel 2020, a causa del Covid con un crollo dei consumi del 10,8% (pari ad una perdita di 120 miliardi di euro sul 2019) si stima la chiusura definitiva di piĂą di 390mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi a fronte di 85mila nuove aperture. Pertanto, la riduzione delle aziende in questi settori