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Al via il meeting dell’elite dei potenti che vuole il controllo globale. Fuori dalle sale a porte chiuse, un numero record di manifestanti: in migliaia minacciano di compromettere la segretezza dell’evento. Massoni su tutte le furie.
Wall Street Italia da’ il via a una campagna pubblica che ha lo scopo di convincere piu’ persone possibile sulla necessita’ di scegliere – valutando dati e analisi – uno scenario ineluttabile considerato invece dai “poteri forti” come il Male assoluto: Atene fuori dall’eurozona e’ meglio per tutti. Facciamo scoppiare subito questa ipocrita bolla creata ad uso ed esclusivo consumo delle grandi banche internazionali, una bolla giustificata da micragnosi interessi di bottega che, se intoccata, avra’ come risultato affamare e rendere la vita impossibile a centinaia di milioni di persone. Basta con la farsa del debito che alimenta altro debito, mentre l’Europa politica non nascera’ mai. Basta con il privilegiare pochi dannati ricchi, a scapito del bene di tutti.
Dopo il declassamento di 26 istituti italiani, che ha fatto infuriare l’ABI, oggi nel mirino dell’agenzia di rating Usa finiscono i travagliati gruppi iberici, pieni di asset immobiliari tossici dopo lo scoppio della bolla del real estate.
Il piano costera’ in un primo momento 4,5 miliardi, pressapoco come tutti i fondi pubblici per l’istruzione. Poi arrivera’ a 10 miliardi. Spagnoli infuriati. La banca e’ esposta per 30 miliardi al settore immobiliare.
In aprile sono gia’ 65 miliardi di euro i depositi portati via dalle casse delle banche iberiche. Il deflusso netto dei risparmi dei correntisti e’ del 5,2% nell’ultimo anno.
Grave provvedimento anti-democratico dell’esecutivo tecnico. Il blocco di potere della Grande Coalizione PDL, PD e UDC, sollecitato dalle lobby (sussidiate col denaro pubblico) degli Editori, ha ottenuto la censura totale della Rassegna Stampa quotidiana del Governo. Massima alert: si prepara il regime Ue, Bce, banche, partito unico ed editori. Bisogna tornare ai tempi di Mussolini per trovare tanta tracotanza, illiberalita’, poca trasparenza. di Luca Ciarrocca
PROPOSTA DI MOZIONE PARLAMENTARE CONTRO L’ESM – preparata da: Lidia Undiemi Premesso che: nel 2007, a seguito dell’esplosione della bolla speculativa statunitense, il crollo di grandi istituti finanziari si è ripercosso in molte parti del mondo, compresa l’Europa. Ciò ha permesso di aprire squarci di veritĂ sui metodi utilizzati dagli speculatori per realizzare ingenti utili,
I suoi effetti previsti nella giornata di oggi. Attenzione ai GPS, soprattutto se siete al nord del pianeta. Rischi di black out. Una grande palla di gas che viaggia a 2.000 km all’ora: GUARDA IL VIDEO.
Con i suoi $505 miliardi di capitalizzazione, il titolo AAPL vale oggi il 43% della borsa tedesca o il 100% della borsa italiana. La società fondata da Steve Jobs ha 60.400 dipendenti, meno di 1/3 della Fiat (quasi 200.000) che pero’ capitalizza 1/60 di Apple. Attenzione: una bolla per esistere ed essere tale deve far male a molti, quando scoppia (e quando la bolla Apple scoppierà , farà molto male a molti). Analisi di Francesco Caruso
Meglio puntare su logiche di incentivo alla trasparenza. I problemi vengono dai mercati paralleli. Imporre la tassa unilateralmente, senza un accordo internazionale, rischia di aumentare le criticitĂ di un sistema giĂ volatile.