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Due aziende indagate per “frode in forniture pubbliche”, specialmente una, la Alga, risulta colpevole per aver messo, sotto le nuove abitazioni, sospensioni anomale e quindi non omogenee.
Controllata per il 30,2% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha 70 mila dipendenti e ha chiuso il 2011 con 17,4 miliardi di euro di ricavi. Un colosso nel campo energetico e del trasporto però…
Un altro elenco di residenze ristrutturate dall’imprenditore della “cricca”. Uomini della politica, funzionari dei ministeri e sedi istituzionali. Ma stavolta tra i tanti cognomi all’esame della procura di Perugia c’è un «Berlusconi». Paolo, pensano gli inquirenti. Intercettata la Brambilla.
Secondo il capogruppo dei Finiani, “prima di chiederlo a Fini, dovrebbe essere” il premier “a dimettersi, perchè è sotto processo”. E con lui anche i ministri Matteoli, Fitto e il sottosegretario Bertolaso.
Ci sono quelli che pagano, quelli che protestano, quelli che potrebbero caricarsi il peso dei sacrifici ma non lo faranno. Ci sono poi quelli che non pagano. Mai. In testa le banche, tassate in mezzo mondo ma non in Italia. Poi i politici. Infine magistrati e medici. Stipendi da favola e privilegi. Basta con la casta!
Asserragliato a Palazzo Grazioli, malato, in tuta e vestaglia tutto il giorno, appoggiato dal fuoco amico del «Giornale» e «Libero» il premier ha ribaltato il suo teorema principale: dietro le inchieste sui politici del centrodestra c’è sempre una manovra dei giudici comunisti. Ora non piu’.
“Mi dicono che non devo andare in giro, che non devo fare campagna elettorale, che c’e’ ancora chi mi aspetta all’angolo per farmi fuori…”. E poi: “Letta al Quirinale, se lo merita”. “Modificare la par condicio”.