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S&P: euro forte rovinerà piani Bce, che sarà più “colomba” del previsto

L’euro è salito ai massimi dal 2014 ed è in rialzo del 18% dai minimi dell’anno scorso rispetto al dollaro: l’atteggiamento della Bce sarà più colomba del previsto.

Fari sulla Bce, prima riunione del 2018 sotto il segno del super-euro

Nessuna grande decisione attesa. Euro sfonda 1,24 hai massimi da tre anni: secondo S&P forza moneta costringerà Draghi a essere più da colomba.

Bce, Draghi : “Euro forte, effetto collaterale del QE”

Il programma di acquisti titoli non ha avuto nessun effetto significativo sull’andamento dell’euro. È quanto ha ribadito il numero uno della Bce, Mario Draghi, in una lettera indirizzata ai membri del Parlamento europeo. E sempre il tema valutario sarà probabilmente al centro della conferenza stampa che Draghi terrà domani, dopo la decisione della Bce su

Constancio (BCE): “preoccupato da caro euro non da elezioni italiane”

Il vicepresidente della Bce intervistato dalla Repubblica commenta cosí il boom delle criptovalute: “Non sono una minaccia alle valute tradizionali”

Unicredit: Btp da record, Spread sceso da 165 a 138 punti base

In Europa e specialmente in Italia continua la fase positiva del mercato obbligazionario. “Praticamente non conosce sosta dal consiglio Bce di quasi due settimane fa che ha prolungato il QE fino a settembre, con un ritmo mensile di acquisti dimezzato a 30 miliardi di euro da gennaio”, osserva Carlo Aloisio, senior broker di Unicredit. A contribuire al

FT: “QE di Draghi potrebbe non finire mai. Altrimenti Italia rischia”

Secondo l’editorialista del Financial Times, la fine del programma di QE potrebbe portare a una ristrutturazione del debito di Roma.

Bce, il QE non finirà prima di dicembre 2018

Le previsioni e il commento del Senior European Economist and Strategist di Schroders sulla storica conferenza stampa di Mario Draghi post riunione della Bce.

Bce inverte rotta senza seminare il panico, la reazione degli analisti

La Bce vuole accertarsi di non fare la fine della Fed che nel 2013 aveva annunciato un brusca interruzione dell’acquisto di asset, provocando un taper tantrum.

Se l’intento di Draghi era indebolire l’euro, ci è riuscito: minimi di tre settimane

Se l’intento di Mario Draghi era quello di scongiurare un rafforzamento dell’euro, che rischierebbe di compromettere gli utili dei gruppi esportatori dell’area euro, è perfettamente riuscito. La moneta unica è scesa ai minimi di tre settimane rispetto al dollaro Usa sui mercati valutari dopo il messaggio, percepito dai mercati più accomodante del previsto nel suo

Btp, Spread con i Bund si restringe a 151 punti base dopo la Bce

Lo Spread tra Btp e Bund si è ampliato di cinque basi dai massimi di 156 punti basi toccati successivamente all’annunci del dimezzamento della mole del piano di Quantitative Easing, prima di restringersi in area 151 punti base. Mario Draghi ha assicurato che i tassi rimarranno sui livelli attuali, anche dopo la fine del programma