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Svezia: governo a rischio dopo maxi perdita dati statali

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STOCCOLMA (WSI) – Nei guai il governo svedese dopo aver ammesso la “perdita accidentale” di una serie di informazioni altamente confidenziali e riservate dei propri cittadini. I fatti risalgono al 2015 ma sono stati resi noti solo la scorsa settimana.

Nel settembre di 3 anni fa, l’Agenzia dei trasporti della Svezia ha firmato con l’Ibm Svezia un contratto al fine di trasferire la gestione dei suoi dati nei server della stessa Ibm. Qualcosa però è andato storto e l’esternalizzazione dei dati sensibili detenuti dall’Agenzia – dalle patenti di guida, ai dati delle persone inserite in programmi di testimoni di giustizia, alle targhe, immatricolazioni, ecc – ha reso tali dati accessibili a chiunque senza alcun controllo.

Un vero e proprio disastro come ha ammesso il primo ministro svedese Stefan Lovfen in conferenza stampa con il capo di Stato maggiore delle forze armate e il nuovo direttore dell’Agenzia dei trasporti.

“Ciò che è successo nell’agenzia del trasporto è un disastro. E’ estremamente grave. Ha esposto la Svezia e i cittadini svedesi a rischi”.

L’opposizione ha puntato il dito contro il contratto siglato con l’Ibm Svezia che sarebbe stato fatto in fretta violando norme e procedure interne. La direttrice dall’agenzia dei trasporti Maria Agren è stata rimossa dal suo ruolo a gennaio e condannata anche a pagare una multa da 8500 dollari per negligenza. Intanto l’opposizione di destra ha minacciato di presentare mozioni di sfiducia contro il governo.

Ma perché questo passaggio di dati? I motivi sono tutti economici: il trasferimento doveva avvenire presso i cloud server della Serbia e della Repubblica Ceca dell’Ibm, dove il costo degli operatori è nettamente inferiore a quello dei colleghi svedesi. Ma i blocchi e i controlli furono disattivati. Una negligenza che potrebbe costare molto cara al governo.