Economia

Spuntano dettagli Def e rimbalzo mercati sfuma

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Tornano a scattare le vendite, seppure con minore intensità rispetto agli ultimi due giorni, sui Btp italiani dopo che sono emersi nuovi dettagli sulla manovra finanziaria presentata dal governo italiano. In primis il fatto che non ci sarà alcuna garanzia che, se il Pil non rispetterà gli obiettivi delle autorità, il deficit sarà quello effettivamente prefissato.

L’entusiasmo iniziale per la decisione delle autorità italiane di fare concessioni sui conti pubblici, impegnandosi con il Def a ridurre il deficit Pil dal 2,4% del 2019 al 2% nel giro di due anni, lascia il posto all’incertezza sul percorso del disavanzo pubblico e all’amarezza per le nuove informazioni relative al reddito di cittadinanza.

Almeno 10 miliardi di euro del Def verranno destinati all’iniziativa e non ci sono al momento progetti ufficiali per alterare la traiettoria del rapporto tra deficit e Pil. Il governo insediatosi a maggio, come ha annunciato il ministro dell’Economia Giovanni Tria, punta a ridurre i rapporti relativi a debito e deficit pubblici aumentato il denominatore: il PIL.

Gli investitori son dunque tornati a preoccuparsi per l’irresponsabilità fiscale del governo giallo verde, e sulla sostenibilità del debito pubblico. Se il Pil dovesse deludere, il rapporto tra deficit e crescita economica potrebbe anche superare il 3% e il braccio di ferro con le autorità europee aumenterebbe di intensità.

Mercati innervositi da ultime novità Def

Luigi Di Maio ha chiarito dal Parlamento che per il M5S “o questa è la manovra del popolo o altrimenti non vale la pena” restare a governare“. Di Maio ha ribadito che il deficit si attesterà al 2,4% del Pil nel 2019 e che la posizione del governo è chiara: “le discussioni con l’Europa sul Def sono molto lunghe. Non diranno di no domattina“.

Il governo, ha sottolineato il ministro del Lavoro e vice premier, non ha intenzione di inserire nel suo budget un meccanismo automatico per la riduzione del deficit se la crescita non centra gli obiettivi.

Le novità sulla nota al Def hanno compromesso anche l’appetito per il rischio, con l’azionario che ora scambia sui livelli di ieri, vedendo azzerati i guadagni iniziali.

Sul Forex Il cross euro dollaro ora è poco variato in area 1,1590 dollari dopo che l’euro si era rafforzato sopra la soglia di $1,16.

I rendimenti dei Btp decennali sono risaliti in area 3,45%, in prossimità dei livelli più alti dal 2014, all’apice della crisi del debito greco, e lo Spread tra Btp e Bund a 10 anni torna a oscillare intorno all’area dei 290 punti base.