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Spread buca quota 100: è l’effetto Quantitative Easing

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MILANO (WSI) – Complice il rafforzamento dei Bund e l’allentarsi delle tensioni sulla crisi greca, lo Spread tra i tassi sui titoli del debito italiano e gli omologhi tedeschi a 10 anni è sceso sotto i 100 punti base, avvicinandosi ai minimi di 5 anni. Al momento il differenziale vale 98,55 punti base, in calo dell’11,91%.

Dopo il rialzo sorprendente dell’inflazione nel laender della Sassonia, i futures su Bund hanno accelerato al ribasso, mentre gli omologhi dei paesi meno virtuosi del blocco a 19 hanno iniziato la corsa, favoriti a loro volta dall’arrivo della droga monetaria di Mario Draghi.

La prossima settimana prende infatti il via il programma di allentamento monetario straordinario della Banca centrale europea. Il cosiddetto Quantitative Easing prevede l’acquisto di bond al ritmo di 60 miliardi al mese, 47 miliardi dei quali saranno titoli di Stato.

Il Btp di riferimento rende l’1,36%, livello minimo record e impensabile fino a pochi mesi fa. Il tasso spagnolo è ancora più basso, all’1,28%. Sono valori che non rispecchiano la solidità dell’economia e del credito paese.

Il decennale del Tesoro Usa, in confronto, rende il 2%. Come ricordano gli analisti di Mps Capital service, si tratta di un andamento dovuto “ai dati sull’inflazione che, pur scendendo sotto le attese, evidenzia una crescita sostenuta dei salari in termini reali”.

Le prospettive fanno bene non solo al mercato del debito fisso della periferia europea, ma anche all’azionario, mentre penalizzano la moneta unica, che non riesce a risalire dal supporto di 1,12 dollari.

(DaC)