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Spagna travolta dallo scandalo tangenti. Aziende spiazzate

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ROMA (WSI) – La crisi del debito sovrano non era abbastanza. Una nuova stagione di scandali rischia di travolgere la Spagna. Il capitolo della tangenti che sta investendo il Partido Popular al governo – rivelato oggi da El Pais, che pubblica i documenti sulla contabilità segreta del partito – rischia di far saltare il premier Mariano Rajoy in un momento particolarmente delicato per un Paese in profonda crisi.

Ma di fronte a questo scossone c’è anche chi come Alfonso Junguitu, nuovo direttore di KPMG in Spagna, prova a stemperare il pessimismo.

Seppur riconoscendo in un’intervista rilasciata al quotidiano iberico El Economista che quando l’economia mondiale è andata in tilt nel 2007 e nel 2007 molte società non hanno messo fuoco la portata della crisi, ora c’e’ modo di porre rimedio

“Hanno continuato a promuovere i loro piani di sviluppo e di espansione perché convinte in una ripresa”, spiega. “Ma la verità era che la realtà era ben diversa. In molti casi una ristrutturazione finanziaria non era la sola leva su cui agire”. Alla domanda se oggi qualcosa sia cambiato in meglio, Junguitu osserva che adesso le aziende investono per gestire meglio le attività e riuscire a avere i bilanci in positivo.

“Quello che conta è vincere l’inerzia: dopo due mesi i risultati iniziano ad essere tangibili nella maggior parte dei casi e i conti più stabili”. Come dire: non tutto è perduto. Una speranza per superare la crisi c’è ancora.