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Sorgenia, ancora guai per Carlo De Benedetti

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ROMA (WSI) – Guai senza fine per la famiglia De Benedetti. Il Gip del tribunale di Savona, Fiorenza Giorgi, ha accolto la richiesta della Procura di sequestrare la centrale elettrica a carbone Tirreno Power di Vado Ligure (di cui Sorgenia che fa capo a Cir detiene il 39%). La Procura, che da tempo indaga sulle emissioni dell’impianto, ha chiesto il sequestro in seguito alle verifiche effettuate dai consulenti del ministero dell’Ambiente e della Procura, da cui sarebbe emerso, in particolare, il mancato rispetto di alcuni limiti imposti dall’Autorizzazione integrata ambientale.

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Secondo la procura di Savona i fumi della centrale hanno causato 442 morti tra il 2000 e il 2007. Per il procuratore Francantonio Granero l’impianto avrebbe causato anche “tra i 1.700 e i 2.000 ricoveri di adulti per malattie respiratorie e cardiovascolari e 450 bambini sarebbero stati ricoverati per patologie respiratorie e attacchi d’asma tra il 2005 e il 2012?. Tre settimane fa la procura aveva acquisito un verbale dell’Ispra, l’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale del ministero dell’Ambiente, redatto durante una visita di routine.

Sull’attività di Tirreno Power sono aperti da tempo due filoni d’inchiesta da parte della Procura, uno per disastro ambientale e una per omicidio colposo. Risultano indagati per disastro ambientale Giovanni Gosio, ex direttore generale dimessosi alcune settimane fa, e il direttore dello stabilimento Pasquale D’Elia. Ci sarebbe anche un terzo indagato di cui non si conosce il nome. L’azienda si è sempre difesa sostenendo che gli studi dei consulenti di parte hanno delle “criticità”.

Intanto, mentre Sorgenia è soffocata da oltre 1,8 miliardi di debiti, anche su Tirreno Power pesa un indebitamento di circa 850 milioni. E Aldo Chiarini, numero uno di Gdf Suez Italia (che controlla il 50% dell’azienda di generazione elettrica), ha annunciato che la rinegoziazione del debito della società “inizierà quando ci sarà il piano che è in preparazione”. Un piano, ha aggiunto, che “sarà disponibile tra qualche settimana, il prima possibile” e sarà presentato “ad azionisti e banche”.

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