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Scuola Amatrice, lavori antisismici mai completati. Chi si spartì la torta?

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E ora arriva il momento di accertare la verità su quegli edifici che sono crollati nel terremoto che ha devastato il Centro Italia lo scorso 24 agosto. Quanti sono gli scheletri nascosti negli armadi dei Comuni coinvolti? Mentre la procura di Rieti ha disposto il sequestro della scuola ‘Capranica’ di Amatrice e di diversi altri edifici ad Accumoli e in tutto il cratere del sisma, Raffaele Cantone, numero uno dell’Anac, mette sotto inchiesta gli appalti della scuola “Romolo Capranica” di Amatrice: la scuola che è crollata in due momenti diversi, prima la parte centrale e poi il resto. La scuola che, se fosse stato giorno, avrebbe ucciso con il suo crollo diversi bambini.

Sul tavolo dell’Anac, riportano oggi i quotidiani italiani e in particolare La Repubblica, “c’è un primo rapporto della Guardia di Finanza, otto pagine che rappresentano solo l’inizio di un’inchiesta che già si preannuncia lunga e complessa, anche perché le carte degli appalti sono ancora seppellite sotto le macerie”. Proprio questo primo rapporto, che è arrivato sul tavolo dell’Anac lunedì sera dal generale Gaetano Scazzeri, comandante del Nucleo speciale Anticorruzione della Guardia di finanza , alimenta diversi interrogativi su come sono stati assegnati e utilizzati i quasi 700.000 euro spesi tra il 2011 e il 2012″, scrive il Corriere.

Il Messaggero spiega la dinamica della vicenda:

“Il crollo della scuola elementare di Amatrice si poteva evitare, e anzi i soldi per mettere in sicurezza l’edificio erano già stati stanziati. Il comune però ha evitato di spendere gli ultimi 160mila euro già messi a bilancio e per i quali la gara era già stata assegnata. E dunque, «l’adeguamento sismico» di cui si è parlato il giorno dell’inaugurazione, nel settembre del 2012, e che ancora cita il cartello di fronte all’edificio, non è mai stato completato. L’informativa della Guardia di finanza ricostruisce i passaggi di un appalto le cui caratteristiche principali sono finite sui giornali più volte. Per ristrutturare la Capranica, nel 2012, il comune di Amatrice aveva raccolto da Miur, Regione e Provincia un totale di 711mila euro. Di soldi però ne furono spesi solo i primi 511. E’ lo stesso imprenditore Gianfranco Truffarelli, titolare della Edilqualità, che ottenne i lavori dal consorzio Valori Scarl aggiudicatario dell’appalto, ad aver spiegato più volte che con quel finanziamento non gli fu chiesto il totale adeguamento sismico ma solo dei «miglioramenti sismici» effettivamente realizzati solo sulle due ali della scuola, non sul corpo centrale. Il sindaco Sergio Pirozzi non smentisce il punto tecnico ma ripete spesso: «Se qualcuno non ha lavorato a regola d’arte ci penserà la magistratura». C’è però un particolare che il sindaco evita di specificare e che invece è al centro dell’informativa delle Fiamme gialle: lo stanziamento del 2012 prevedeva fin dal principio che ai 511mila euro il comune potesse aggiungerne altri 160mila per ottenere il completo adeguamento sismico «senza passare per una nuova gara». Bastava usare quei soldi già stanziati, insomma, e la scuola sarebbe stata almeno formalmente sicura.Invece, quella cifra non è mai stata spesa. Solo nel 2015 è stato assegnato un appalto più o meno analogo, ad un’altra ditta, ma i lavori quest’estate non erano ancora partiti”.

Approfondisce il caso La Stampa, in un articolo dal titolo più che eloquente che fa riferimento ai presunti lavori antisismici che vennero effettuati nell’articolo dal titolo più che indicativo: I fondi per la ricostruzione spartiti in “consulenze d’oro”, in cui si legge:

“Chi conosce quegli atti, assicura che la pioggia finanziaria è scesa sui Comuni «mettendo d’accordo tutti: sia la destra che la sinistra, sia i liberi professionisti di destra che quelli di sinistra». Da Amatrice a Fiamignano, passando per Cittaducale e Rieti. Stime alla mano, l’incidenza delle consulenze progettuali ha pesato sull’opera per il 40 per cento dei lavori (Iva compresa). Insomma, su 125 mila euro stanziati 45 mila sono andati ai tecnici e solo 75 mila al rifacimento dei lavori”.