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Russiagate, Trump indagato: ostruzione della giustizia

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Donald Trump sotto inchiesta. Il presidente degli Stati Uniti è accusato di possibile ostruzione della giustizia. Il procuratore speciale Robert Mueller, che coordina le indagini sulle interferenze della Russia nella campagna elettorale americana, avrebbe avviato le indagini sul presidente, secondo quanto rivelato dal Washington Post. Il giornale americano cita una fonte anonima.

Il reato si è profilato dopo il caso di James Comey, l’ex capo dell’Fbi licenziato da Trump e dopo la sua deposizione davanti alla Commissione intelligence del Senato. Comey ha sostenuto che Trump avesse fatto pressioni su di lui per lasciar cadere le indagini su Michael Flynn, ex consigliere per la sicurezza, e sui suoi rapporti con la Russia, il cosiddetto Russiagate.

Quello di ostruzione della giustizia è il reato per cui il presidente Richard Nixon rassegnò le dimissioni dopo lo scandalo del Watergate, per evitare un quasi certo impeachment. E anche quello per cui Bill Clinton fu messo sotto accusa dalla Camera nel 1998: l’ex presidente Democratico era sospettato di aver mentito sul rapporto avuto con Monica Lewinski.

Dalla Casa Bianca è arrivata subito la replica: “La fuga di notizie dell’Fbi è scandalosa, ingiustificabile e illegale”, ha detto Mark Corallo, portavoce dell’avvocato di Trump, Mark Karowitz. Secondo il Washington Post, la mossa di Mueller è volta ad andare oltre la disputa con Comey e avere il mandato per cercare altre prove e testimoni, con l’obiettivo di verificare se ci siano state irregolarità.

Nei giorni scorsi erano circolate voci sulla possibilità che Trump stesse considerando di licenziare Mueller, ma la Casa Bianca ha smentito.