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Roubini: “Forse evitata la tempesta perfetta”

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Roma – “Le assicurazioni di Draghi e le conferme di Monti e Merkel sono fondamentali. La valorizzazione della Bce acquisita con il consenso dei governi e’ un risultato importante. Pero’ non sara’ facile tradurre gli impegni in atti concreti perche’ ciascuna delle azioni possibili ha delle controindicazioni”.

Nouriel Roubini, il guru della New York University, e’ come ci aspettavamo restio ad unirsi al coro dello scampato pericolo e vede piuttosto (i tanti) elementi di residuo scetticismo. Ci tiene a non passare per pessimista a oltranza, solamente invita a riflettere con realismo sui metodi possibili per l’uscita definitiva dalla crisi.

“Lo scenario della tempesta perfetta su scala globale non e’ piu’ l’ipotesi di base. Si prevedeva la crisi irrimediabile dell’eurozona, la recession americana, l’hard landing cinese, lo stallo dei paesi in via di sviluppo, un’impennata dei prezzi del petrolio. Tutti elementi ancora sospesi, ma con un cambiamento importante: il tracollo dell’eurozona forse sara’ evitato. Pero’ serve tempo: non solo il 2012 ma tutto il 2013 saranno anni duri su scala globale, anche se la piu’ drammatica di queste crisi, quella europea, non e’ piu’ una certezza negativa”.

“E anche la recessione americana c’e’ spazio per una piccola correzione: gli Usa procedono a velocita’ di stallo ma nel 2013 cresceranno, anche se non piu’ dell’1%”.

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