Energia, sviluppo di progetti regionali, cooperazione nella crescita del settore dell’alta tecnologia e diversificazione degli investimenti italiani in Romania. Questi i punti toccati dal ministro romeno con delega al Commercio, Iuliu Winkler, a margine del convegno “Imprese italiane in Romania: dalla delocalizzazione al mercato”, organizzato dallo studio legale Dmp e dall’ambasciata romena in Italia. “Dal 1° gennaio 2007 la Romania entrerà a far parte dell’Ue e per questo ha già adottato le normative europee per poter giocare sul campo economico e industriale con le stesse regole, le stesse norme legali e gli stessi valori dell’Unione. Questa prospettiva credo che aprirà la strada all’aumento degli investimenti e dei progetti congiunti tra Italia e Romania anche su mercati terzi – spiega Winkler -. Sicuramente aumenteranno anche le possibilità di creare progetti comuni nel settore energetico, uno dei più caldi del momento e nel quale la Romania sta diventando un player importante nella regione”. Il futuro della collaborazione tra i due Paesi, però, secondo il ministro è quello di modificare il flusso degli investimenti, che finora è fondamentalmente unidirezionale, dall’Italia alla Romania. “Ritengo sia giunto il momento di avere anche compagnie romene che investono in Italia. Alcune compagnie petrolifere romene hanno manifestato questa intenzione e credo che il momento della realizzazione non sia lontano”, spiega. Il settore energetico è quello che tiene banco a livello internazionale. In Romania continuano le privatizzazioni delle compagnie che si occupano della distribuzione, le otto unità di Electrica, di cui solo tre rimangono ancora in mano pubblica. Enel, il gruppo italiano, detiene già tre delle cinque vendute all’asta, ma potrebbe essere interessata ad almeno una delle ultime in gara. “Enel ci ha manifestato il suo interesse di partecipare alle prossime privatizzazioni – ammette Winkler – come anche altre importanti società francesi e tedesche, ma non spetta a me dire se Enel parteciperò alle tre privatizzazioni in vista”. La compagnia italiana annuncia che avrebbe preso parte alla gara d’appalto per i reattori della centrale nucleare di Cernavoda, per cui sono stati stanziati due miliardi di euro. A riguardo, il ministro annuncia che “nel 2007 sarà resa operativa la seconda unità della centrale atomica di Cernavoda e saranno avviati anche i lavori per le unità 3 e 4 della stessa centrale. Adesso è in corso il processo di creazione dello schema finanziario per garantire lo sviluppo di questo progetto e di sicuro alcune compagnie italiane sono presenti nel progetto e nella shortlist”, ma avverte che la lista delle prescelte è ancora dominio di pochi e sarà pubblicata più in là. Winkler spiega che al momento il governo romeno sta “rimodellando le strategie energetiche del Paese”.
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