In Edicola

Risparmio gestito: Robeco alla conquista del retail italiano

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Con nuovi accordi di distribuzione e una focalizzazione sul mercato retail Robeco punta a rafforzarsi in Italia dopo aver fatto il suo ingresso ufficiale nel 2016

A inizio 2016 Robeco, società di asset management con 137 miliardi di euro di masse in gestione, ha fatto il suo ingresso in Italia, forte della sua lunga esperienza nell’asset management. Robeco è infatti stata fondata a Rotterdam nel 1929 ed è presente oggi in 16 paesi in Europa, Stati Uniti, Medio Oriente e Asia Pacifico. Oggi la società di gestione del risparmio prosegue l’espansione sul mercato italiano sviluppando nuovi accordi commerciali per la distribuzione dei propri prodotti con il gruppo Credem, per le polizze unit-linked, con FinecoBank e con Allfunds Bank (in via di definizione). Sono così sei gli accordi firmati negli ultimi anni compresi i precedenti siglati con Online Sim, Credit Suisse e Bnl Private Banking.
Sviluppo del mercato retail

“Il mercato del risparmio gestito in Italia è molto sviluppato – ha spiegato il responsabile per l’Italia di Robeco, Marcello Matranga, nel corso di un incontro con la stampa a Milano – ed è tuttora uno dei più interessanti in Europa. Gli italiani mantengono infatti una forte propensione al risparmio ma solo una parte, ancora ridotta, di questo risparmio è affidata al risparmio gestito”. Lo sviluppo di accordi commerciali per la distribuzione retail da parte di Robeco è volta quindi a consolidarne la presenza in questo segmento di mercato: “Siamo già apprezzati sul mercato italiano, dove prima dell’apertura della nuova sede, nel 2016, eravamo presenti tramite la piattaforma Online Sim, e ora vogliamo rafforzare la nostra presenza contando sulle nostre specificità”.

Soluzioni di investimento
Robeco basa le sue strategie di investimento su soluzioni di ricerca fondamentale, quantitativa e sostenibile e propone cinque grandi campi di soluzioni di investimento. Il Quant investing, tecniche innovative di gestione sistematica che consentono di abbattere i costi per cliente. L’area sostenibilità, trasversale a tutta l’attività di Robeco. L’obbligazionario “molto importante in Italia e dove proponiamo soluzioni innovative in un’asset class tradizionale”. L’azionario emergente, area geografica dove Robeco è stata la prima società a investire quote di patrimonio, nel 1930. Il multi-asset, soluzione per molti versi irrinunciabile nello scenario di mercato odierno.
La view sul reddito fisso
Nel corso dell’incontro il client portfolio manager David Hawa ha illustrato la sua view sul reddito fisso. “Il 2016 è stato un anno positivo per il reddito fisso- I rendimenti dei titoli governativi sono diminuiti, gli spread si sono ristretti e i mercati emergenti hanno messo a segno un forte recupero”. Merito delle banche centrali che però, verso la fine dello scorso anno, hanno svoltato. “Il 2017 è cominciato con un ampio rafforzamento degli indicatori economici globali. La preoccupazione è che i mercati potrebbero sottostimare un’inversione di questo trend. Il ciclo potrebbe muoversi da una condizione di maturità a una di surriscaldamento con il predominio di pressioni inflazionistiche”.
C’è inoltre da pesare il rischio politico: “L’innalzamento del rischio politico ha determinato un aumento del premio degli spread richiesto dagli investitori. Gli spread dei titoli governativi francesi sono aumentati rispetto a quelli tedeschi per includere l’ulteriore rischio politico già menzionato. Anticipiamo ulteriore volatilità negli spread sui titoli governativi in quanto il tema politico resterà dominante. Tutti gli occhi saranno puntati sulla prima tornata delle elezioni francesi prevista in aprile. Per quanto riguarda l’Italia, abbiamo una visione fondamentalmente negativa. A parte il rischio politico, l’Italia sembra essere in ritardo rispetto ai vicini Paesi europei in termini di crescita economica, con tassi di disoccupazione più alti che non accennano a diminuire, e di riforme economiche, tanto necessarie ma ancora non implementate”.