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Risparmio gestito: Flossbach von Storch arriva in Italia. La sua strategia

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In Italia per diventare leader europeo tra gli asset manager privati. Il country head è Arcangelo Barletta

Il mondo del risparmio gestito in Italia si arricchisce con un nuovo ingresso, quello di Flossbach von Storch Invest, controllata lussemburghese di Flossbach von Storch ag (36 miliardi di euro di asset under management). L’asset manager si concentrerà sullo sviluppo dei canali distributivi italiani nel segmento wholesale, principalmente attraverso accordi con istituti bancari e con l’obiettivo di fornire un’offerta di servizi completa che porta valore aggiunto ai clienti.

“Abbiamo pensato e ci siamo preparati a lungo prima di sbarcare in Italia – ha spiegato nel corso della presentazione alla stampa Kurt von Storch, fondatore e amministratore delegato della società (nella foto) -. Per noi si tratta di un mercato molto importante, al pari della Germania con cui condivide alcune caratteristiche. Come il modello distributivo basato in prevalenza su banche e consulenti, simili necessità degli investitori e una presenza bassa dell’azionario nei portafogli, solo il 5% in Germania”.

Kurt von Storch - Flossbach von Storch
Kurt von Storch – Flossbach von Storch

Proprio questi valori ridotti e la presenza di un’ingente liquidità tenuta improduttivamente nei conti correnti sono il punto di partenza e una delle ragioni dell’ingresso in Italia dell’asset manager tedesco, i cui obiettivi

Arcangelo Barletta, Flossbach von Storch
Arcangelo Barletta, Flossbach von Storch

di lungo termine sono ambiziosi:

Vogliamo diventare il leader europeo tra le società private di gestione del risparmio. Per questo motivo dobbiamo essere presenti in un mercato come l’Italia. Nei prossimi due-tre anni non abbiamo in programma altre aperture internazionali, ci concentreremo nello sviluppo della branch italiana e del mercato spagnolo”.

Nel Belpaese Flossbach von Storch propone sei fondi comuni, quattro multi asset e due obbligazionari (uno dei quali dedicato ai convertible bond).

A guidare l’ufficio di Milano è il country head Italia Arcangelo Barletta che conferma

“l’obiettivo di rafforzare la nostra presenza e confermare il nostro forte impegno di lungo termine verso la clientela locale”.

Con Barletta (nella foto) nel team anche il manager fund sales Ergys Luga.

La strategia di investimento

La strategia di investimento si basa su una visione globale dell’economia e dei mercati nel lungo termine. Ogni decisione di investimento scaturisce da questa visione e si completa con un processo di ricerca proprietario (nel 2014 è stato creato il FvS research institute) basato su cinque linee guida: diversificazione per ridurre al minimo i rischi dell’investimento; qualità con cui prestare attenzione ai fattori che favoriscono rendimenti positivi; flessibilità per adattare il portafoglio rapidamente ai mutamenti del mercato; solvibilità delle società in cui si investe; valore che deve fare da complemento alla qualità.

Con questa strategia Flossbach von Storch punta a minimizzare il rischio e offrire rendimento con un’ottica di lungo termine. I suoi portafogli hanno oggi una quota del 50% investito in obbligazioni, l’80% delle quali corporate e in maggioranza statunitensi, il mercato migliore e più ricco di opportunità sotto questo aspetto.

Il resto degli investimenti si distribuiscono tra azionario e oro fisico, quest’ultimo soprattutto nei fondi multi asset. Per Kurt von Storch:

“L’investimento in oro fisico è strategico. Lo consideriamo come una valuta e quindi alla stregua di liquidità che possiamo utilizzare nel momento in cui si creano delle opportunità. Inoltre compare oro fisico è un po’ come comprare un’assicurazione”.

Anche il fronte azionario vede al momento una prevalenza del mercato Usa in portafoglio (40% dell’azionario), una scelta che non è però legata a valutazioni sull’economia statunitense ma

“al fatto che nel nostro processo di stock picking individuiamo lì un maggior numero di società di qualità, multinazionali con forte presenza internazionale. Anche in altri mercati, come in Italia e in Germania, ci sono aziende di qualità ma molte di esse sono private”.