Economia

Riserva globale, Cina: PetroYuan spodesterà dollaro

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La battaglia economica per il predominio mondiale tra Cina e Stati Uniti non si gioca soltanto sul piano commerciale. Lo scorso 26 marzo è debuttato a Shanghai il primo mercato cinese di scambi di future sul greggio in Cina: il successo è stato vasto, con i principali operatori nazionali ed esteri che hanno mostrato un interesse molto attivo.

I commentatori di mercato e gli analisti hanno parlato di una delle maggiori rivoluzioni di sempre sui mercati finanziari. Il fatturato totale ammontava a 18,3 miliardi di yuan, ovvero 2,9 miliardi di dollari, nel primo giorno di negoziazione. Con il PetroYuan la Cina mira a rompere il dominio non solo del dollaro ma anche dei contratti sul petrolio Wti, quotato a New York, e del Brent, quotato a Londra.

Ma le conseguenze della nascita del future sul petrolio in yuan potrebbero essere più ampie. La Cina dipende in gran parte dalle importazioni di greggio e per il Paese la volatilità dei prezzi nel mercato delle materie prime è un grosso ostacolo. Il lancio del mercato dei futures sul petrolio ha l’obiettivo di far fronte a questo problema e anche di ottenere un maggiore potere di determinazione dei prezzi della materia prima cruciale.

Il nuovo benchmark ha guadagnato attenzione crescente anche perché sfida l’attuale sistema di prezzi dominato dal dollaro nel mercato del greggio, il sistema del petrodollaro, che aiuta a sostenere lo status del dollaro come principale valuta di riserva internazionale. Se il PetroYuan continuerà il successo, con un volume di scambi attivo e una significativa partecipazione degli investitori nazionali e globali, l’accettazione dello yuan cinese come modalità di transazione globale potrebbe aumentare.

Un chiaro obiettivo per le autorità cinesi è quello di internazionalizzare la propria valuta per aumentare la propria importanza economica e ridurre la dipendenza di lunga data dal dollaro. Anche l’iniziativa cinese Belt and Road, che cerca di creare reti commerciali attraverso il continente eurasiatico, il Medio Oriente e l’Africa, andrà nella direzione di rafforzare la marcia dello yuan verso un uso più ampio e la globalizzazione della moneta. Tuttavia, il dollaro non cederà il suo attuale predominio nei mercati petroliferi in tempi brevi e senza che l’amministrazione Trump prenda contromisure.