Società

Rischio attentato nucleare in Russia

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Il CAIRO (WSI) – Non hanno dubbi gli esperti che indagano sul disastro dell’Airbus 321 della compagnia russa Metrojet precipitato nel deserto del Sinai e in cui sono morte 224 persone.  A causare l’esplosione una bomba e a pianificare l’attentato l’Isis. Ci sarebbero il 90% delle possibilità.

Una chiara tattica dello Stato Islamico che per colpire un paese ne destabilizza l’economia, come è appena successo in in Egitto in seguito al disastro dell’Air Bus. Da una parte la Russia ha bloccato i voli e ha diminuito la presenza di turisti russi nel paese, dall’altra parte lo stesso Egitto subisce una pesante perdite economica.

Una bella grana per Vladimir Putin alle prese con la guerra indiretta in Siria dove punta a difendere l’area alawita con il porto militare di Tartus. La situazione, come descritta da Giuseppe Cirillo sul suo blog Hescaton, è la seguente: da una parte gli Stati Uniti d’America e gli alleati che vogliono abbattere il regime dittatoriale di Assad al fine di far passare i gasdotti del Qatar. Putin si schiera a fianco di Assad e l’avanzata ribelle e islamita, supportata per abbattere il regime siriano, si arresta. Attaccando l’Isis la Russia diventa ora il principale nemico dei terroristi.

Il rischio maggiore? Possibili attentati a Mosca ma anche una deriva violenta in Daghestan o in Cecenia fino ad un possibile attentato nucleare limitato a città importanti russe come Mosca o San Pietroburgo, con conseguenze ovviamente disastrose in aree che da sole valgono almeno 10 punti di Pil nazionale. Lo stesso Vladimir Putin sarebbe così costretto a ritirarsi dal conflitto siriano.

Auspicando fermamente che mai l’Isis arrivi a tanto, certa è la consapevolezza che gli stessi terroristi sono usati dagli Usa e dagli alleati come Francia e Inghilterra,Israele, Arabia Saudita e Qatar per portare il conflitto ad un livello con connotati ancora più tragici e devastanti di cui l’abbattimento dell’aereo russo sarebbe solo l’inizio.

Fonte: Hescaton