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Prime defezioni dal Nasdaq: Interactive Brokers si quoterà su IEX

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Interactive Brokers è diventata la prima società ad abbandonare il Nasdaq per quotarsi sulla piattaforma neonata IEX, ma la sensazione di analisti e commentatori è che non sarà l’ultima. I titoli del broker, che al momento scambiano sul popolare paniere dei tecnologici, si trasferiranno sull’exchange di EX il 5 ottobre sotto il ticker IBKR.

Come era naturale attendersi, l’amministratore delegato e confondatore del gruppo EX, una delle nuove realtà borsistiche in America, ha accolto con euforia la notizia: “Siamo entusiasti e onorati di dare il benvenuto a Interactive Brokers” sulla nostra piattaforma”, ha dichiarato Brad Katsuyama in un comunicato stampa.

Il top manager ha aggiunto che “Interactive Brokers è una società visionaria nel settore dei servizi finanziari, che condivide la filosofia e l’impegno a un mercato più giusto”, che sia meno dominato dagli algoritmi e dalle speculazioni folli.

Più di due anni fa il gruppo EX ha ottenuto dalle autorità americane la licenza per operare utilizzando il suo innovativo meccanismo di “speed bump“, che consente di rallentare le puntate di 350 millionesimi di un secondo, con l’obiettivo di proteggere i clienti della piattaforma dagli algoritmi predatori dell’HFT, il trading ad alta frequenza.

Thomas Peterffy, il fondatore e presidente di Interactive Brokers, ha detto che sebbene essere i primi a quotarsi in un nuovo exchange presenta dei rischi, rimane convinto che Interactive Brokers sarà in grado di offrire un servizio migliore ai clienti istituzionali e retail, in particolare perché i trading ad alta frequenza non intralceranno loro la strada tra un ordine e l’altro.

Come riporta la CNBC, nonostante la resistenza iniziale, altre piattaforme di trading hanno adottato una versione personalizzata del meccanismo “speed bump” caratteristico di IEX, nel tentativo di segnalare ai clienti che anche loro sono intenzionati a ostacolare le manipolazioni operate dalle attività di trading ad alta frequenza.

Ma alcune Borse come quella di New York (NYSE) hanno previsto delle eccezioni per alcuni “operatori di mercati elettronici”. I trader hanno accolto con favore la mossa di Interactive Brokers e sembrano augurarsi che le defezioni si moltiplichino.

Le pedine del domino iniziano a cadere?” si chiede su Twitter il trader Dave Lauer, specialista nelle strutture di mercato. “È così che iniziano i veri cambiamenti. La seconda defezione sarà più semplice. E così anche la decima..”, commenta sempre sul microblogging, Sal Arnuk, della società di brokeraggio indipendente Themis Trading.