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Portafoglio: tre strategie per proteggersi dal rischio di crisi

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NEW YORK (WSI) – Nessuna paura. La tempesta anche si e’ abbattuta a inizio anno sui mercati sembra esclusa. Tuttavia, come rileva Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, nella consueta newsletter settimanale, Il Rosso e il Nero: “Bisogna però tenere conto anche della possibilità che le cose volgano al peggio e per questo ci vengono in mente tre possibili cose concrete su cui concentrarsi nel futuro prossimo”.

Tra queste,

“la prima è di continuare a ridurre lentamente e gradualmente, trimestre dopo trimestre, l’esposizione generale al rischio di mercato, senza avere necessariamente l’obiettivo, come abbiamo visto, di ridurlo drasticamente. La seconda è quella di sostituire con calma, nella parte obbligazionaria, i debitori più fragili con debitori solidi. In questi anni ci si è occupati fin troppo della duration, restando un po’ tutti su scadenze brevi o medie, ma da qui in avanti sarà bene concentrarsi sul merito di credito, evitando titoli potenzialmente oggetto di ristrutturazione. La terza, sull’azionario, consiste nel concentrarsi, per ogni settore, sulle due o tre società leader, quelle che, in caso di crisi seria, saranno non solo in grado di sopravvivere ma anche di acquisire quote di mercato” si legge nel report settimanale.

Per chi seguisse questa strategia, il vantaggio “non è solo nella performance in caso di crisi (meno negativa di quella di un portafoglio contenente titoli fragile) ma è anche di carattere comportamentale. In condizioni di stress si è infatti più portati a vendere male, magari sui minimi, un titolo fragile. Con titoli più solidi è più facile tenere e aspettare la ripresa”.

Per quanto riguarda il breve termine, ” il malessere dei mercati è dovuto all’esaurimento delle ricoperture successive alla caduta di gennaio e febbraio. Questa fase di assestamento può prolungarsi, ma non dovrebbe in nessun modo riportarci al clima nero di inizio anno” conclude Fugnoli.

 

Fonte: Il Rosso e il Nero