Società

Politica: si cercano giornalisti

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La giornalista Luisella COSTAMAGNA, nel tentativo di irridere il Segretario del Partito democratico, prendendo a spunto la frase pronunciata da Matteo RENZI a proposito dell’aiuto da dare ai tanti disperati che tentano di attraversare il Mediterraneo con la frase “Aiutiamoli a casa loro”, attraverso un twitter avrebbe detto:

<<Anche lui sarebbe stato da “aiutare a casa sua”. Ma non mantiene le promesse  ed è rimasto in politica … >>.

Posto che il neo Segretario del più grande Partito nazionale in circolazione, laddove lo ritenesse, ha certamente altri modi e mezzi per difendersi molto meglio di quanto possa fare lo scrivente che, per mera onestà intellettuale, ha deciso di intervenire tanto e soprattutto per fornire un contributo di verità ma anche per la soddisfazione di avere un confronto – sia pure virtuale – con la bella Luisellina.

Il cinque dicembre u.s., conosciuto l’esito referendario della proposta riforma della Costituzione, Matteo RENZI è effettivamente tornato a casa sua, dimettendosi subito da Premier.

Successivamente,  le stesse dimissioni hanno interessato la segreteria del Partito democratico in vista del recente Congresso e la candidatura  alle Primarie del 30 aprile scorso.

Detto questo e se è vero il contenuto del twitter, mi corre l’obbligo di segnalare che RENZI non è rimasto in politica, ma si è semplicemente candidato, si è proposto[1] ed è stato accolto anche con entusiasmo – ed io fra questi – dal 70% degli iscritti al PD. Una quisquiglia che, alla signora Luisella è sfuggita così come a tanti altri soloni che conosciamo bene –  tutti facenti parte della c.d. “accozzaglia” – sempre impegnati a badare alle “mucche nel corridoio”.

Nella vita come in politica, soprattutto a certi livelli istituzionali, i dettagli, spesso, possono fare la differenza in grado di fornire un quadro di conoscenza complessivo decisamente diverso e che, qualunque giornalista dotato di comune buon senso dovrebbe tenerne conto, ancor prima della passione o tifoseria di Partito.

In democrazia è importante il consenso dei cittadini che, a cominciare dal 4 dicembre 2016, a prescindere dall’esito referendario, non è mai mancato ed è nato il c.d. popolo del SI, quello del 41%, quel popolo che ancora oggi si contrappone nettamente all’accozzaglia e che vuole le riforme, vuole cambiare l’Italia, ridurre la burocrazia, semplificare la vita delle Istituzioni e con queste quella dei cittadini e delle imprese.

Ad oggi, gentile signora Luisella, il Segretario del Partito democratico è stato l’unico che ha dato prova di convinta determinazione per raggiungere questi obiettivi e questo, se non tutti, molti italiani lo hanno capito e silenziosamente apprezzano.

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[1] Come avremmo potuto fare anche noi iscritti al PD