Economia

Padoan ottimista sulla ripresa: “Pil al 2%, obiettivo raggiungibile”

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L’Italia può raggiungere una crescita superiore al 2% “se gli investimenti pubblici e i programmi che abbiamo in cantiere” possono essere realizzati. È quanto ha affermato sabato scorso il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan intervenendo all’Assiom Forex:

“Il sentiero stretto si sta allargando nel senso che gli elementi di sostenibilità, nel lungo termine, della crescita si stanno rafforzando quindi stiamo camminando su una strada più solida e larga”.

Riguardo al Pil:

“siamo già oltre l’1,5% quindi se ci fosse domani, in piena attività, l’impegno di investimento che è stato preso in questi anni e che si potrebbe tradurre non solo in impegni di bilancio ma in impegni di spesa effettiva, questo (del 2%,ndr) sarebbe un obiettivo raggiungibile e non sarebbe fuori portata potremmo andare nel lungo termine anche a una crescita superiore”.

E a proposito degli investimenti, il ministro dell’Economia ha spiegato:

“gli investimenti pubblici sono limitati non dalle risorse, le risorse ci sono ma gli investimenti non vengono attivati per carenza di progettualità e per le strozzature amministrative. Si possono rimuovere e si possono fare” ha aggiunto.

Guardando al futuro:

“C’e’ una grande finestra di opportunità per il Paese che è non solo legata al ciclo, destinato a indebolirsi più in la’, ma è legato a elementi di sostenibilità che portano l’economia italiana a superare ostacoli che ci portiamo appresso dal almeno 20 anni”. “Questa strada richiede pazienza e coerenza ha ripreso Padoan – deve essere resa immune dal tentativo di smantellare cose gia fatte”.

Infine il debito:

“Il sentiero stretto si sta allargando, c’è un’inversione nella tendenza del debito. In questi anni è andato aumentando per una profonda recessione, ora si è stabilizzato e mi aspetto possa cominciare a diminuire in modo vigoroso negli anni a venire”.

E a proposito di conti pubblici, sempre dal palco del convegno Assiom Forex, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha espresso l’auspicio che  il prossimo governo non  “lasci dubbi agli investitori sulla determinazione a mantenere l’equilibrio dei conti pubblici e senza deviare dal percorso di riforma avviata in questi anni”.

“si tratta di un percorso da proseguire con decisione per migliorare i servizi pubblici, accrescere la concorrenza in quelli privati e intensificare gli investimenti in capitale umano” ha aggiunto, ricordando che occorre preoccuparsi della “credibilità e dell’efficacia delle riforme e del processo di riduzione dell’incidenza del debito sul prodotto” e “non della normalizzazione della politica monetaria” della Bce.