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Oro potrebbe continuare a scendere, trader nel panico

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Il prezzo dell’oro è sceso ai minimi di sei settimane giovedì, con un calo odierno vicino allo 0,3% seguito all’approdo di 1.232,35 dollari l’oncia, il minimo dal 21 marzo. A giocare a favore del ribasso delle quotazioni del metallo giallo è stato il progressivo scemare delle possibilità di una presidenza Le Pen in Francia e la prospettiva di un rafforzamento del dollaro che seguirà all’annunciato piano di rialzo dei tassi annunciato dalla Fed. Il calo dell’oro ha iniziato a sentire pressione sin dal 23 aprile, in seguito alle elezioni in Francia che hanno visto prevalere al primo turno di votazione il centrista Emmanuel Macron.

“Nel breve termine molto vicino continuiamo ad aspettarci che l’oro sia scambiato a prezzi moderatamente più bassi”, spiega una nota degli analisti di Goldman Sachs, “l’obiettivo mensile e di 1.200 dollari l’oncia, quando una varietà di catalizzatori ribassisti saranno fuori gioco”.

A credere che si sia di fronte a una forte ondata di vendite è Bill Haynes, fondatore CMI Gold & Silver, un importante dealer di metalli preziosi americano: “A questo punto osserviamo un 30% di ordini di vendita [di oro] rispetto a quelli di acquisto”, racconta in un’intervista a King World News, “sono stupito da quanto sia cattivo il sentiment sull’oro e l’argento in questo momento”. Secondo Haynes l’oro sarebbe vicino a un bottom che indica che per gli investitori di oro a lungo termine potrebbe essere una buona occasione.

A remare contro questa prospettiva sarebbe lo scenario di una progressiva normalizzazione dei tassi d’interesse, che favorirebbe l’abbandono dell’oro fisico, che non produce alcun interesse (ma solo costi di immagazzinamento).