Economia

Opec, petrolio: sauditi vogliono tagliare produzione

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RIYAD (WSI) – “Raggiungere il tetto di 32,5 milioni di barili al giorno aiuterà ad accelerare la ripresa del mercato e sarà di beneficio a produttori e consumatori”. Queste le parole di Khalid Al Falih, ministro dell’energia dell’Arabia Saudita nel corso di un’intervista alla tv Al Arabiya.

La dichiarazione del ministro saudita mette in chiaro come gli stessi sauditi puntano ad un taglio della produzione di petrolio visto che il tetto concordato nell’accordo raggiunto ad Algeri era di 32,5-33 milioni di barili al giorno, mentre ora Al Falih parla solo di 32,5 milioni di barili che significa un taglio di 1,3 milioni di barili  al giorno rispetto agli attuali livelli di estrazione stimati dall’Aie.

Una dichiarazione che ha spinto il petrolio Brent a 47,62 dollari al barile, in rialzo di oltre il 2% per poi cedere dinanzi al dollaro forte e chiudere la seduta in lieve ribasso. Il ministro Al Faliha nel corso dell’intervista ha anche toccato un tema molto caro all’Opec, ossia la questione delle quote individuali di produzione.

“Sono ottimista che l’accordo raggiunto ad Algeri sia implementato con l’adozione di tetti produttivi per ciascun paese”.

Intanto oggi a Doha lo stesso ministro saudita incontra il suo collega russo, Alexander Novak che tende la mano all’Arabia offrendo collaborazione e sempre nella stessa città si terrà anche una riunione informale e consultiva con 11 paesi rappresentati tranne i ministri iraniano e iracheno. Secondo quanto riferisce il ministro algerino Noureddine Bouterfa il gruppo “apparentemente” avrebbe raggiunto un accordo sulla durata dei tagli. Si parla infatti di sei mesi, eventualmente prorogabili a un anno previa revisione delle condizioni del mercato. E l’Iran?

“L’Iran non è un problema. L’Iran è in una situazione particolare e necessita di un trattamento particolare. Non avranno la stessa regola per la riduzione. Studieremo qual è la miglior soluzione per loro”.

Fonte: Il Sole 24 Ore