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Ocse: dirigenti italiani PA i più pagati, quasi triplo media

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ROMA (WSI) – I senior manager della pubblica amministrazione centrale italiana sono i più pagati dell’area Ocse, con uno stipendio medio di 650 mila dollari, oltre 250 mila in più dei secondi classificati (i neozelandesi con 397 mila dollari) e quasi il triplo della media Ocse (232 mila dollari). Lo rileva l’Ocse, con dati aggiornati al 2011. In Francia, un dirigente dello stesso livello guadagna in media 260 mila dollari all’anno, in Germania 231 mila e in Gran Bretagna 348 mila. Negli Stati Uniti, la retribuzione media è di 275 mila dollari.

Spesa pubblica 50% Pil, pesano welfare e servizi – In Italia la spesa pubblica nel 2011 arrivava quasi al 50% del Pil,contro il 45,4% della media Ocse e il debito pubblico al 120%, oltre 40 punti percentuali in più della media (79%). Lo riferisce l’Ocse, in un rapporto comparativo sui governi e le pubbliche amministrazioni dei Paesi membri. In dettaglio in Italia sono superiori alla media le spese in welfare (41% contro 35,6%) e i servizi pubblici generali (17,3% contro 13,6%); inferiori alla media le spese in educazione (8,5% contro 12,5%) e difesa (3% contro 3,9%).

Solo per 28% cittadini fiducia in governo – In Italia solo il 28% dei cittadini ha fiducia nel loro governo, e la percentuale è diminuita di 2 punti dal 2007. Lo riferisce l’Ocse in un rapporto sulle amministrazioni pubbliche, basandosi su un’indagine del 2012. Il dato italiano è ben al di sotto della media dei Paesi dell’organizzazione (40%), e delle percentuali registrate in Francia (44%), Germania (42%) e Gran Bretagna (47%). In testa alla classifica della fiducia nei loro governi ci sono Svizzera (77%) e Lussemburgo (74%), in coda Grecia (13%), Giappone e Repubblica Ceca (17%). Gli italiani hanno poca fiducia anche nel sistema giudiziario (38% contro una media Ocse del 51%) e in quello sanitario (55% contro 71%), mentre ne hanno molta nella polizia locale (76% contro 72%).

Italia penultima per uso servizi e-government – L’Italia resta indietro tra i Paesi Ocse per l’utilizzo di Internet nei rapporti con la pubblica amministrazione. Secondo un rapporto comparativo dell’organizzazione parigina, solo il 19% dei cittadini italiani usa la rete per interagire con enti locali e governo centrale, contro una media Ocse del 50%. Solo il Cile, con il 7%, ha un risultato peggiore, mentre tutti i grandi Paesi europei sono al di sopra del 40%: la Gran Bretagna al 43%, la Spagna al 45%, la Germania al 51% e la Francia al 61%. Nella classifica non è incluso il Giappone, per cui non erano disponibili dati aggiornati. La percentuale di utilizzatori di servizi di e-government cresce nettamente per quanto riguarda le imprese, al 76%, ma resta la penultima tra i Paesi Ocse, davanti alla sola Svizzera, e nettamente inferiore alla media, che si attesta all’88%. (ANSA)