Wall Street e dollaro in progresso dopo la svolta “dovish” della Bce
L’azionario americano e il dollaro Usa vengono premiati dalla riunione della Bce giudicata più accomodante del previsto. Nell’appuntamento chiave probabilmente dell’intero anno, Mario Draghi e colleghi hanno fissato una forward guidance sui tassi, annunciando che non imporranno una stretta monetaria prima di settembre 2019. Questo ha penalizzato l’euro e favorito il dollaro, anche perché la Fed sta invece andando nella direzione esattamente opposta.
Le politiche monetarie agli antipodi tra Stati Uniti ed Eurozona mettono sotto pressione l’euro e rafforzano il dollaro sul breve-medio termine. Wall Street è premiata anche dai dati macro migliori del previsto, con le vendite al dettaglio che sono cresciute molto più del previsto. Il Dow Jones guadagna lo 0,21% a quota 25.254,65, l’indice S&P 500 avanza dello 0,27% in area 2.783,21, mentre il Nasdaq fa segnare un rialzo dello 0,36% a 7.723,53 punti.
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