Fallimenti: in Italia chiude un’impresa all’ora
ROMA (WSI) – Una media di 35 imprese al giorno, quasi una all’ora con picchi nel Lazio, Lombardia e Campania. Sono allarmanti i numeri sui fallimenti delle imprese nel nostro paese nei primi mesi del 2017 secondo quanto rende noto Cribis, società del Gruppo Crif specializzata nella business information.
Tuttavia a ben veder i numeri sono in calo visto che nel II trimestre del 2017 sono 3.190 le aziende che hanno portato i libri in tribunale contro le oltre 15mila registrate nel 2014. Rispetto al 2016, infatti, le imprese fallite sono diminuite del 15,7%.
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Una recente decisione del Tribunale di Roma ha stabilito l’illegittimità delle cessioni di presunti rami d’azienda da parte di Bnl, ordinando il reintegro di 16 lavoratori precedentemente esternalizzati nel 2022. La sentenza rappresenta un significativo riconoscimento delle rivendicazioni dei dipendenti e delle posizioni sostenute dal sindacato First Cisl.
La multinazionale Nestlé affronta critiche e pressioni da parte di una Ong supportata da investitori per migliorare la propria offerta di prodotti sani. Durante l’assemblea annuale, dovrà rispondere su come intende incrementare la quota di alimenti nutrienti nelle sue vendite, in risposta alle preoccupazioni sulla prevalenza di prodotti ad alto contenuto di sale, zucchero e grassi.
I risultati trimestrali migliori del previsto di Taiwan Semiconductor Manufacturing (Tsmc), il maggiore produttore di semiconduttori al mondo, hanno avuto un impatto positivo sui titoli delle aziende del settore a Wall Street, grazie anche a previsioni ottimistiche legate all’uso dell’intelligenza artificiale.
Durante l’ultima assemblea, Banca Generali ha approvato il bilancio 2023, distribuendo un dividendo di 251,2 milioni di euro ai suoi azionisti e rinnovando il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale.