Borse asiatiche in rosso su frenata commerciale cinese
Avvio di settimana col segno meno per le principali borse d’estremo oriente, orfane della guida di Tokyo rimasta chiusa per festività. A pesare sull’andamento dei mercati, la frenata commerciale cinese.
Shanghai arretra dello 0,68% mentre Shenzhen segna un -0,84%. Tra gli altri listini asiatici, che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, Hong Kong perde l’1,53%, Seoul lo 0,58% e Taiwan lo 0,52%. Kuala Lumpur va giù dello 0,43%, Jakarta dello 0,86% e Singapore dello 0,26%. Frazionale la discesa di Bangkok -0,74%.
Breaking news
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.
Il termine ultimo per la presentazione delle liste di candidatura per il rinnovo del cda di Tim vede emergere figure di spicco e piani strategici innovativi. Tra i nominati, Umberto Paolucci e Stefano Siragusa, con il fondo Merlyn Partners che propone un riorientamento aziendale verso tecnologie avanzate.
Gli esperti di S&P hanno pubblicato un rapporto sull’outlook globale, prevedendo che le principali banche centrali manterranno tassi d’interesse più alti per un periodo esteso. Prevedono iniziative di taglio dei tassi a metà del 2024, con una crescita globale stimata al 3,2% per il prossimo anno.