Australia, è giunto il momento di iniziare a preoccuparsi sul serio
In Australia è ora di incominciare a preoccuparsi per lo stato di salute dell’economia e del mercato immobiliare. Il debito dei privati è balzato al 187% del reddito, con il totale che è aumentato notevolmente e progressivamente dagli Anni 90: il rialzo è del 70% circa da allora.
Il tasso di disoccupazione è cresciuto per il secondo mese di fila a dicembre, portandosi al 5,8%, una cifra ancora bassa se confrontata con gli standard cui è abituata l’Europa nel periodo post crisi finanziaria, ma pur sempre preoccupante, specialmente se si tiene conto che l’indice di sotto occupazione – ossia il numero di australiani che vorrebbe lavorare di più ma non può – è vicino ai massimi di tutti i tempi. Senza contare poi che la crescita dei salari è tra i livelli più bassi di sempre.
Il problema più grosso dell’Australia però non riguarda l’occupazione bensì il mercato immobiliare, una bolla che non ha pari nel resto del mondo. Per lo meno in alcune parti del paese, i prezzi sono sottoposti a intense pressioni e il rischio è che il trend si espanda a macchia d’olio in tutta l’Australia.
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