Australia cancella la Tampon Tax: dal 2019 stop a imposta “sessista”
L’Australia dice no alla Tampon Tax, ossia l’Iva al 10% applicata su alcuni prodotti di igiene femminile, giudicata sessista.
Dopo un braccio di ferro durato vent’anni, il governo centrale ha raggiunto un accordo con gli Stati e i Territori per rivedere la tassazione di alcuni prodotti. L’aliquota al 10% difatti non è stata mai applicata su prodotti come preservativi o le creme solari che esonerati ma non su assorbenti e tamponi. Da qui la protesta che ad oggi ha portato alla decisione unanime da parte dei ministri delle Finanze degli Stati e dei Territori di abolire la “Tampon tax” a partire da gennaio 2019.
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Una recente decisione del Tribunale di Roma ha stabilito l’illegittimità delle cessioni di presunti rami d’azienda da parte di Bnl, ordinando il reintegro di 16 lavoratori precedentemente esternalizzati nel 2022. La sentenza rappresenta un significativo riconoscimento delle rivendicazioni dei dipendenti e delle posizioni sostenute dal sindacato First Cisl.
La multinazionale Nestlé affronta critiche e pressioni da parte di una Ong supportata da investitori per migliorare la propria offerta di prodotti sani. Durante l’assemblea annuale, dovrà rispondere su come intende incrementare la quota di alimenti nutrienti nelle sue vendite, in risposta alle preoccupazioni sulla prevalenza di prodotti ad alto contenuto di sale, zucchero e grassi.
I risultati trimestrali migliori del previsto di Taiwan Semiconductor Manufacturing (Tsmc), il maggiore produttore di semiconduttori al mondo, hanno avuto un impatto positivo sui titoli delle aziende del settore a Wall Street, grazie anche a previsioni ottimistiche legate all’uso dell’intelligenza artificiale.
Durante l’ultima assemblea, Banca Generali ha approvato il bilancio 2023, distribuendo un dividendo di 251,2 milioni di euro ai suoi azionisti e rinnovando il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale.