A2A: fusione con Lgh? AD Valerio Camerano: la decisione nel 2019
A2A deciderà nel 2019 se procedere alla fusione con Lgh o rinnovare l’accordo tra i soci raggiunto agli inizi di agosto del 2016. Lo ha detto Valerio Camerano, amministratore delegato di A2A, nel corso della presentazione agli analisti, in occasione della quarta edizione dell’Italian Infrastructure Day promossa da Borsa Italiana. Camerano ha illustrato lo scenario di way-out, in base all’accordo che è stato siglato tra A2A e altri azionisti di Lgh: un accordo che dura quattro anni e che scadrà nel 2020.
Un anno prima, nel 2019 appunto, le parti decideranno il futuro di Lgh, dando “priorità alla fusione tra A2A e Lgh o, in alternativa, al rinnovo dell’accordo tra gli azionisti”. Gli accordi prevedono anche”garanzie supplementari per i partners”.
La partnership tra A2A e Lgh – una realtà da oltre 5,4 miliardi di ricavi aggregati – rappresenta il primo progetto sul modello di “multi-utility dei Territori” e punta a realizzare “sinergie finanziarie, industriali e operative, un rafforzamento del posizionamento in tutti i business e l’ottimizzazione degli investimenti”.
Ai giornalisti, Camerano ha precisato:
“Sostanzialmente lo scenario è biunivoco: o si procederà a una fusione, il che implicherà una salita nel capitale di A2A dei soci di Lgh che oggi già hanno una parte di azioni, e questo aprirebbe la strada a una sorta di cogestione con questi soci.
Oppure si manterrà lo status quo, cioè gli accordi attuali. Queste sono le due principali opzioni. Se si opererà per il mantenimento della situazione attuale, si prorogheranno i termini dell’accordo di altri tre anni, con l’opzione di uscita finale prevista probabilmente secondo i termini attuali. Loro decideranno cosa vale di più per loro, se la fusione o no. Per questo ci teniamo che la joint venture funzioni molto bene in questi tre anni, perchè questo rappresenta un presupposto importante per la fusione”.
Intanto sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari, il titolo A2A sale dello 0,23%, a 17.332,50 punti.
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