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NASDAQ CHIUDE IN ATTIVO, IN RIBASSO DOW E S&P 500

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Il Nasdaq ha recuperato tutto il terreno perduto, a mezz’ora dalla fine della seduta e’ tornato in positivo, e ala fine ha chiuso addirittura al nuovo record storico. Che poi e’ il 59esimo dell’anno.

Molto alti i volumi di scambio, sia al NYSE che al Nasdaq. Il che dimostra che nessuno a Wall Street ha fatto vacanza o ponte per le feste (come li conosciamo noi in Italia): la preoccupazione di seguire in tempo reale l’andamento dei mercati finanziari in vista della scadenza dell’anno 2000, e’ prevalente. Anzi: le banche d’affari di New York, possiamo confermare, hanno obbligato la ”consegna” in ufficio per la fine dell’anno di tutti i dipendenti che lavorano nel settore azionario e obbligazionario.

Secondo alcune fonti, invece, il mercato nei prossimi giorni sara’ dominato dalla volatilita’, soprattutto perche’ le contrattazioni in questo scorcio di fine millennio sono dominate da due categorie di investitori: i day trader e gli hedge funds. Soggetti per i quali – lo sappiamo – ampie oscillazioni dei prezzi in borsa sono un’opportunita’ e un bengodi (se sono dalla parte giusta del mercato). Le grandi istituzioni finanziarie e bancarie, invece, o hanno gia’ chiuso i libri per la fine dell’anno, o lo faranno entro domani 28 dicembre.

Venendo alla cronaca di oggi, l’indice Nasdaq aveva subito una forte pressione di vendite, con tutti i titoli internet smobilizzati. Tuttavia l’ondata al ribasso si e’ fermata a meta’ seduta, quando il Nasdaq era a -60. E da quel momento i prezzi hanno ripreso fiato. Tra i motivi del recupero il clamoroso rimbalzo di Yahoo (YHOO) che era in perdita del 6% e ha chiuso in rialzo del 3%, e i forti progressi di Qualcomm (QCOM), in salita di oltre il 10%, e JDS Uniphase. Aumenta comunque la volatilita’: l’oscillazione tra il minimo e il massimo del Nasdaq e’ stata di 90 punti, circa il 3%. Quella della blue chip dell’indice, Yahoo, ha superato addirittura il 9%.

A trascinare l’indice dei tecnologici al ribasso, in mattinata, erano stati soprattutto i cali dei nomi noti del web: in testa proprio Yahoo (YHOO), Amazon.com (AMZN) (che ha chiuso comunque con un ribasso di quasi il 10%), E-BAY (EBAY). E-Toys (ETYS) ad un certo punto era in calo del 13%. Deboli anche Dell Computer (DELL), Oracle (ORCL) e Cisco (CSCO), Novell (NOVL).

Il Nasdaq aveva aperto stamattina e superato in pochi secondi quota 4.000, ma subito dopo ha cominciato a scendere, e da quel momento l’ondata di vendite non ha accennato a fermarsi. Sesmbrava si dovesse ripetere quanto sperimentato la scorsa settimana, quando l’indice dei tecnologici ha superato quota 4.000, per poi arretrare e chiudere al di sotto. Invece alla fine il colpo di reni di Yahoo, Microsoft (MSFT) – che perdeva parecchio ma che poi alla fine ha chiuso molto bene – e di Qualcomm, ha permeso di mettere a segno il nuovo primato.

Al NYSE deboli soprattutto America Online (AOL), Hewlett-Packard (HWP) e Lucent Technologies (LU). Ma il Dow Jones si e’ mantenuto in territorio positivo, nonostante il rialzo di oltre 200 punti messo a segno nell’ultima seduta della scorsa settimana, per tutta la seduta, fino praticamente a 10 minuti dalla fine. Il motivo: soprattutto il buon andamento di una manciata di nomi noti, tra cui in testa Walt Disney (DIS), Eastman Kodak (EK), e Caterpillar (CAT). American Express (AXP), che aveva contribuito a tenere alto tutto il settore dei finanziari, alla fine e’ finita in ribasso. Poi le debolezze di Philip Morris (MO), e AT&T (T) hanno peggiorato la situazione. Cosi’ l’indice Dow Jones non ha potuto reggere un’ondata finale di ordini di vendita, e ha chiuso la seduta in calo. Cosi’ come lo S&P 500.

Il Dow e’ stato frenato in parte, come si diceva, da AT&T (T): e’ la conseguenza della guerra nel settore telefonico. Il colosso guidato da Michael Armstrong sta cercando di fermare il leader sulla East Cost Bell Atlantic (BEL), con una denuncia alla Federal Communications Commission che mira (ma non ci riuscira’) a impedire a Bell Atlantic l’ingresso sul mercato della lunga distanza di New York, che vale secondo le stime 7 miliardi di dollari, oltre 13mila miliardi di lire.

(VERIFICARE CHIUSURE INDICI DOW JONES, S&P 500 E NASDAQ IN PRIMA PAGINA).

Ma ecco l’elenco dei primi 10 titoli piu’ trattati al New York Stock Exchange (dati alla chiusura), con i rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare grafici e price/earnings su QUOTAZIONI INTERATTIVE):

(AOL) America Online, Inc. 26,018,600 79.000 -2.500 -3.07%;

(T) AT&T Corp. 12,964,900 50.500 -2.125 -4.04%;

(CPQ) Compaq Computer Corporation 12,636,800 27.625 -1.125 -3.91%;

(LU) Lucent Technologies Inc. 10,859,200 75.938 -2.063 -2.64%;

(MO) Philip Morris Companies Inc. 10,792,000 21.625 -1.813 -7.73%;

(AHP) American Home Products Corporation 10,677,000 38.000 -1.250 -3.18%;

(TYC) Tyco International Ltd. 11,965,300 35.563 +2.563 +7.77%;

(DIS) Walt Disney Company 8,112,600 29.313 +0.188 +0.64%;

(PFE) Pfizer Inc 7,834,700 34.188 +0.063 +0.18%;

(BEL) Bell Atlantic Corporation 7,808,100 60.500 -3.438 -5.38%.

Ed ecco l’elenco dei primi 10 titoli piu’ trattati al Nasdaq (dati alla chiusura), con i rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare grafici e price/earnings su QUOTAZIONI INTERATTIVE):

(DELL) Dell Computer Corporation 22,157,500 52.313 -0.375 -0.71%;

(TGAL) Tegal Corporation 18,361,000 5.813 +2.469 +73.83%;

(GSTRF) Globalstar Telecommunications Limited 16,837,800 32.250 +4.063 +14.41%;

(AMZN) Amazon.com, Inc. 16,514,900 81.125 -8.875 -9.86%;

(MSFT) Microsoft Corporation 16,095,500 119.125 +1.688 +1.44%;

(INTC) Intel Corporation 14,302,100 85.063 +1.938 +2.33%;

(CSCO) Cisco Systems, Inc. 13,231,600 105.188 +0.750 +0.72%;

(GBLX) Global Crossing Ltd. 11,230,300 48.000 -3.250 -6.34%;

(CORL) Corel Corp 10,299,200 17.875 +1.313 +7.92%;

(NOVL) Novell, Inc. 9,779,500 32.875 -1.438 -4.19%.