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Morgan Stanley: “fine della festa, vendere hi-tech”

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Nonostante la volatilità nei mercati globali, il Nasdaq resta vicino a un livello record, con un robusto guadagno del 12% sull’anno. Netflix (NFLX) ha più che raddoppiato la propria quotazone e altri big della tecnologia come Adobe (ADBE) e Amazon (AMZN) continuano a segnare rialzi su rialzi. Tutto bene, quindi?

Non proprio secondo secondo Morgan Stanley, secondo cui la festa hi-tech è destinata a concludersi presto  sotto i colpi dell’escalation delle tensioni commerciali. La banca d’investimenti ha dunque sollecitato i clienti, in un rapporto pubblicato domenica, a vendere le azioni del settore tecnologico, declassando il rating a underweight, “sottopesare”.

“Questi titoli sono stati raramente, se non mai stati così amati”, ha scritto Michael Wilson, capo strategist dell’ azionario statunitense di Morgan Stanley. “Il rischio di una tempesta è tuttavia aumentatoin modo significativo” a causa delle crescenti tensioni commerciali che potrebbe danneggiare i profitti delle società,

Non è la prima volta che Morgan Stanley accende i riflettori sui pericoli in agguato a Wall Street. Wilson ha più volte sottolineato i rischi di tempeste finanziarie isolate che hanno colpito vari angoli del mercato. Le previsioni si sono rivelate fin qui corrette. Da inizio anno Dow Jones e S & P 500 hanno mostrato un aadamento poco mosso con la corsa è diventata seriamente accidentata negli ultimi sei mesi.

Il Dow è crollato di 1.000 punti due volte. I timori di inflazione hanno spinto in alto i rendimenti tassi del Tesoro. I prezzi del petrolio greggio sono aumentati. E il giro di vite del presidente Trump sul commercio hanno ripetutamente spaventato gli investitori. Insomma, ci sono tutti gli ingrendienti per un percorso che sembra sempre più accidentato. Anche per l’amato hi-tech.